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Casa Pirelli
Milano (MI)

Indirizzo: Via Cavalieri del Santo Sepolcro 6 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • facciata: lastre di trachite (basamento); intonaco color ocra
  • coperture: a falde
  • serramenti: in legno

Cronologia:

  • progettazione: 1962 - 1965
  • esecuzione: 1962 - 1965
  • data di riferimento: 1962 - 1965

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Durante gli anni Sessanta l'imprenditore Leopoldo Pirelli commissiona all'architetto Luigi Caccia Dominioni il progetto per una villa urbana dove ricavare, agli ultimi due piani, l'abitazione per la propria famiglia. La zona, prossima al centro città, si trova di fronte ai chiostri della Chiesa di San Simpliciano. Assecondando la presenza di giardini e discontinuità rispetto ai margini edilizi su strada, l'architetto milanese concepisce una "casa lombarda" dall'aspetto sobrio e compatto, dove vengono rielaborati i caratteri figurativi della tradizione costruttiva locale trasfigurandoli in chiave moderna. In questo progetto sono riscontrabili molti degli elementi tipici del linguaggio architettonico di Caccia Dominioni: ne sono esempi la soluzione con il pluviale in rame anticato incassato negli spigoli, la finestra affiancata da strombature laterali per accogliere le persiane, l'impaginato irregolare delle aperture, la sinuosa e scenografica articolazione dei percorsi distributivi interni celata in un volume esterno rettangolare e perfettamente stereometrico, l'elemento plastico della scala ellittica - vero e proprio baricentro della composizione in pianta - e, infine, la grande sapienza nell'uso di semplici materiali di finitura e giustapposizioni cromatiche. L'unico elemento insolito, di lontana evocazione razionalista, è costituito dalla fascia verticale in vetrocemento che denuncia esternamente la presenza del vano scala, illuminato dall'alto attraverso un lucernario. Il fronte rivolto verso il giardino segue una composizione più libera rispetto al compatto prospetto su strada ed è dotato di ampie aperture a portafinestra, con parapetti in ferro; un terrazzo ricavato all'ultimo piano, grazie all'arretramento della parte centrale del corpo edilizio, impreziosisce il rapporto con il verde dell'appartamento padronale. Di grande eleganza è inoltre il dettaglio costruttivo della complanarità tra il rivestimento del basamento in lastre di trachite e quello delle parti superiori in intonaco color ocra. L'ingresso è collocato sul lato corto dell'edificio, in corrispondenza di una piccola piazzetta dove trovano spazio gli accessi al giardino e all'autorimessa, collocata al secondo piano interrato. Nella vasta produzione architettonica di Caccia Dominioni, Casa Pirelli costituisce un esempio emblematico del suo intento di definire lo stile dell'abitazione borghese negli anni del miracolo economico: l'abitazione sobria ed elegante di una classe dirigente che vuole apparire colta, la cui proiezione verso la modernità non prescinde dal radicarsi nel solco della tradizione.

Notizie storiche

L'area sulla quale sorge Casa Pirelli è caratterizzata dalla presenza del complesso monumentale di San Simpliciano, l'antica Basilica "Virginum" collocata nei pressi della strada fuori porta Comasina: l'appartamento padronale di Leopoldo e Giulia Pirelli infatti presenta scenografici scorci rivolti verso il fianco della chiesa e sui chiostri che oggi ospitano la Facoltà di Teologia. Poco più a est, in posizione limitrofa, si segnala il complesso residenziale realizzato dello studio BBPR che, iniziato prima dell'edificio di Caccia Dominioni ma conclusosi successivamente, asseconda, in virtù della sua peculiare soluzione planimetrica, la natura aperta e permeabile dell'area.

Documentazione allegata

  • Pianta secondo piano sotterraneo. Scala 1:50, novembre 1962. Riproduzione fotografica di Vincenzo Martegani. (Archivio Luigi Caccia Dominioni)
  • Pianta piano terra. Riproduzione fotografica di Vincenzo Martegani. (Archivio Luigi Caccia Dominioni)
  • Particolare ringhiera della facciata verso il giardino. Scala 1:10, 15 ottobre 1963. Riproduzione fotografica di Vincenzo Martegani. (Archivio Luigi Caccia Dominioni)

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Luigi Caccia Dominioni, Milano - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Santini P.C., Ottagono, L'architettura milanese di Luigi Caccia Dominioni, Milano 1967, n. 6, pp. 90-95

Domus, Molte visuali, Milano 1967, n. 454

Irace F., Ottagono, Il fascino discreto dell'architettura. Costruire e abitare secondo Luigi Caccia Dominioni, Milano 1988, n. 91

Muratore G./ Capuano A./ Garofalo F./ Pellegrini E., Italia. Gli ultimi trent'anni, Bologna 1988

Triunveri E., Domus, Itinerario n.131, Luigi Caccia Dominioni e Milano, Milano 1997, n. 790

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 368

Irace F./ Marini P. (a cura di), Luigi Caccia Dominioni. Case e cose da abitare. Stile di Caccia, Venezia 2002

Gavazzi A./ Ghilotti M., Luigi Caccia Dominioni, Milano 2014

Colonna di Paliano E. (a cura di), Architettura Civile, Architetture di Luigi Caccia Dominioni, Boves 2014, n. 9-10

Credits

Compilatore: Sartori, Alessandro (2016)
Responsabile scientifico testi: Costa, Andrea