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Edificio per uffici Cartiere Binda e Vip's Residence
Milano (MI)

Indirizzo: Piazza Velasca 7-9 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per uffici e residence

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato e putrelle d'acciaio
  • facciata: in acciaio brunito; basamento in graniglia; parapetti in acciaio
  • coperture: a falde in rame (Vip's Residence)
  • serramenti: in alluminio anodizzato color bronzo

Cronologia:

  • progettazione: 1963 - 1970
  • esecuzione: 1963 - 1970
  • data di riferimento: 1963 - 1970

Autori:

Uso: abitazione/ ufficio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

L'intervento, commissionato dalla società Cartiere Ambrogio Binda all'architetto Luigi Caccia Dominioni, conclude il lato sud-est di piazza Velasca compreso tra corso di Porta Romana e via Pantano. Di notevole complessità urbana, il progetto si articola in tre parti che, pur nella continuità dei percorsi interni, sono dotate ciascuna di una propria autonomia figurativa. La parte più a sud riguarda la ridefinizione degli spazi interni di Palazzo Mellerio, notevole esempio di residenza nobiliare Settecentesca, al quale viene aggiunto un nuovo corpo scala ellittico affiancato da un ascensore circolare. Gli uffici destinati alla società committente occupano la parte su piazza Velasca: qui, assecondato dal contesto, Caccia Dominioni disegna un'originale e moderna architettura per uffici non priva di sorprendenti invenzioni, come il sistema di condotti per il condizionamento che, portato in facciata, caratterizza con fasce orizzontali il prospetto principale e definisce, su quello minore cieco, un singolare motivo ascendente. In pianta gli uffici sono organizzati attorno a un corridoio di distribuzione centrale al quale si accede, ai vari piani, da un sistema di vani scala e ascensori circolari, rivolti verso la corte interna. Il volume tra piazza Velasca e via Pantano ospita infine il Vip's Residence, un corpo "doppio" con corridoio centrale che distribuisce i piccoli alloggi dotati di unico affaccio. Il prospetto su strada, impostato su un basamento con mezzanino e una sequenza regolare di finestre alla milanese al piano nobile, è in grado di armonizzarsi, con la sua equilibrata composizione, sia con il carattere moderno degli edifici limitrofi verso nord sia con quello storico dei fabbricati verso sud, in un esito dotato di notevole sensibilità urbana. Il progetto per le Cartiere Binda è un episodio piuttosto singolare all'interno della vasta produzione di Luigi Caccia Dominioni: l'evidente slancio verso la modernità, che rispecchia le esigenze della committenza milanese negli anni del boom economico, viene qui esibito attraverso materiali e sistemi impiantistici avanzati per l'epoca e senza rinunciare ad una metodologia progettuale "per parti". L'architettura costruita manifesta tutto l'eclettismo del suo autore, capace di far coesistere una molteplicità di linguaggi architettonici all'interno di un unico lavoro, in ossequio ai principi di "ambientamento" rispetto al contesto urbano e di corrispondenza dell'aspetto figurativo con il programma funzionale.

Notizie storiche

Le Cartiere Binda nascono per volere dell'imprenditore Ambrogio Binda che nel 1857 avviò il primo stabilimento di produzione cartacea da "cartoni vegeto-minerali". La fabbricazione della carta, che in Italia avveniva ancora attraverso il riciclo degli stracci, si svolgeva all'interno dello stabilimento affacciato sul Naviglio Pavese, nei pressi della "conca fallata". L'edificio industriale, ancora esistente, è stato oggetto di un Piano Integrato di Intervento - approvato nel 2006 dal Comune di Milano - che l'ha riconvertito in abitazioni, spazi per attività di commercio e artigianali, inglobandolo all'interno di un più ampio quartiere residenziale alla periferia sud di Milano. Tornando agli anni Sessanta, il progetto che l'impresa Binda affida a Luigi Caccia Dominioni conclude la definizione urbana della moderna piazza Velasca, realizzata nel secondo dopoguerra nei pressi del quartiere del Bottonuto. La costruzione della cosiddetta "racchetta", l'arteria stradale ad alto scorrimento che avrebbe dovuto, nelle idee del piano regolatore vincitore del concorso del 1926-1927, incanalare e smistare il traffico veicolare diretto verso il centro città, aveva però già posto i presupposti per ampi sventramenti degli antichi quartieri di Milano. Nel dopoguerra la sua parziale realizzazione, nel tratto che da piazza San Babila arriva a piazza Missori attraverso corso Europa, via Larga e via Albricci, pone le basi per la costruzione di piazza Velasca, al centro della quale sorge la celebre torre progettata dallo studio BBPR negli anni Cinquanta. Attorno alla piazza, interamente costituita da edifici moderni, si affacciano le architetture di Asnago e Vender, nel lato verso via Albricci, e Ugo Zanchetta con Gian Carlo Malchiodi, sui due fianchi verso via Pantano e corso di Porta Romana. Palazzo Mellerio - rimaneggiato in questa occasione da Caccia Dominioni - è un importante esempio di residenza nobiliare del Settecento, il cui aspetto attuale è dovuto all'architetto neoclassico svizzero-italiano Simone Cantoni.

Documentazione allegata

  • Pianta piano tipo. Scala 1:100. Riproduzione fotografica di Vincenzo Martegani. (Archivio Luigi Caccia Dominioni)
  • Prospetti e sezioni. Scala 1:100. Riproduzione fotografica di Vincenzo Martegani. (Archivio Luigi Caccia Dominioni)

Fonti archivistiche

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Luigi Caccia Dominioni, Milano - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Santini P.C., Ottagono, L'architettura milanese di Luigi Caccia Dominioni, Milano 1967, n. 6

Domus, Molte visuali, Milano 1967, n. 454

Muratore G./ Capuano A./ Garofalo F./ Pellegrini E., Italia. Gli ultimi trent'anni, Bologna 1988

Irace F., Ottagono, Il fascino discreto dell'architettura. Costruire e abitare secondo Luigi Caccia Dominioni, Milano 1988, n. 91

Triunveri E., Domus, Itinerario n.131, Luigi Caccia Dominioni e Milano, Milano 1997, n. 790

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001

Irace F./ Marini P. (a cura di), Luigi Caccia Dominioni. Case e cose da abitare. Stile di Caccia, Venezia 2002

Colonna di Paliano E. (a cura di), Architettura Civile, Architetture di Luigi Caccia Dominioni, Boves 2014, n. 9-10

Gavazzi A./ Ghilotti M., Luigi Caccia Dominioni, Milano 2014

Credits

Compilatore: Sartori, Alessandro (2016)
Responsabile scientifico testi: Costa, Andrea