Edificio per abitazioni, negozi e uffici in via Delio Tessa 2
Milano (MI)
Indirizzo: Via Delio Tessa 2 - Milano (MI) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni, negozi e uffici
Caratteri costruttivi:
- strutture: travi e pilastri in cemento armato
- facciata: rivestimenti in mattoni; basamento in ceppo di Camerata Cornello; marcapiano in cemento spuntato; imbotti e soglie in pietra di Vicenza
- coperture: tipo mansarda alla francese con terrazzo parzialmente praticabile
- serramenti: in legno con scuri
Cronologia:
- progettazione: 1959 - 1961
- esecuzione: 1959 - 1961
- data di riferimento: 1959 - 1961
Autori:
- progetto: GPA Monti
Uso: abitazione/ negozio/ ufficio
Condizione giuridica: proprietà privata
Descrizione
Raffinato esempio di condominio borghese della fine degli anni Cinquanta, l'edificio progettato dallo Studio GPA Monti tra il 1959 e il 1961 rappresenta una tipica testimonianza di quel professionismo colto che ha contribuito alla ricostruzione di Milano nel dopoguerra. Gli elementi ricorrenti in quest'ampia produzione architettonica si evidenziano nella capacità di integrare la lezione del razionalismo con riferimenti alla tradizione, attraverso sapienti composizioni planimetriche sino al dettaglio costruttivo e alla scelta dei materiali. Le caratteristiche morfologiche del lotto ricordano una sorta di L irregolare con il lato corto su via San Simpliciano e uno sviluppo lungo via Tessa che si conclude con un ristretto affaccio su corso Garibaldi. Tale complessa articolazione, nel disegno del completamento dell'isolato, ha comportato la risoluzione di alcune difficili problematiche progettuali. Al livello terra i progettisti impostano la costruzione dell'edificio occupando la totalità della superficie disponibile, addossandosi agli edifici preesistenti e illuminando dall'alto gli ambienti dei negozi rivolti su strada. Ai piani superiori, invece, viene ricavato un affaccio sul cortile retrostante: tuttavia, data l'esigua profondità dello spazio disponibile, lo spessore del corpo di fabbrica che si sviluppa da via San Simpliciano viene scavato internamente in corrispondenza dell'ultimo tratto su via Tessa, per ricavare un'ulteriore piccola corte che garantisca luce e aria agli ambienti interni. Gli elementi di distribuzione verticale - due vani scala con ascensori - sono collocati in corrispondenza degli incroci tra le tre vie, negli angoli interni del corpo edilizio, e consentono l'accesso a due unità ciascuno. I progettisti, infine, scelgono di innalzare l'edificio di tre piani in corrispondenza della parte attestata su corso Garibaldi, concludendo l'impostazione volumetrica dell'intervento con un suggestivo elemento turrito. Questa variazione di quota, rafforzata sin dal piano terra dalla discontinuità del marcapiano in cemento spuntato, consente la realizzazione di un soppalco nel vano commerciale affacciato sul corso. Tuttavia, è nell'impaginato degli alzati e nella cura dei dettagli costruttivi che si manifesta appieno la qualità progettuale di questa architettura. Lo studio GPA Monti dimostra che, se opportunamente rielaborati, il ricorso ad elementi tipici della tradizione costruttiva locale come la finestra alla milanese - dalle proporzioni alte e strette con scuri e parapetti metallici - e l'uso del mattone non significa rinunciare alla propria vocazione di architetti moderni ma al contrario è segno di una più matura e consapevole idea di modernità. Infatti alle ordinate sequenze di porte-finestre si alternano eleganti bowindow composti dalla giustapposizione di più moduli di serramenti dotati delle medesime proporzioni; e anche la raffinata superficie di mattoni, riferimento materico alla vicina chiesa di San Simpliciano, denuncia la sua natura moderna di semplice rivestimento grazie al sapiente dettaglio costruttivo degli imbotti. A coronamento del corpo di fabbrica, che si innalza da un basamento scandito da pilastri rivestiti in ceppo di Camerata Cornello, è disegnata la soluzione del tetto mansardato alla francese.
Notizie storiche
Lo studio GPA Monti inizia la sua attività nel 1948 ed è formato dai due fratelli Gianemilio Monti (1920-2002), Piero Monti (1922-1990) e da Anna Bertarini (1923), moglie di Gianemilio. Particolarmente attivo nell'ambito residenziale privato e pubblico, lo studio riceve molti riconoscimenti anche nel disegno industriale grazie alla collaborazione con le Triennali e diverse celebri aziende del settore. L'area su cui sorge il progetto dello studio GPA Monti, pur collocandosi in una zona relativamente centrale caratterizzata dalla presenza del complesso monumentale di San Simpliciano, è costellata di numerosi interventi moderni, dall'edificio residenziale di Luigi Mattioni (1949) posto proprio di fronte allo stabile di via Tessa fino al complesso di via dei Chiostri dello studio BBPR (1961-1969) e alla Casa Pirelli di Luigi Caccia Dominioni (1962-1965). Subito dopo la costruzione dell'edificio, tra il 1962 e il 1965, i GPA Monti vi progettarono all'interno l'appartamento del designer e grafico Pino Tovaglia (1923-1977) dove sperimentarono particolari soluzioni spaziali e materiche.
Documentazione allegata
- Pianta piano terra. Scala 1:100, 10 gennaio 1961. (Fondo Monti GPA)
- Pianta piano primo, piano secondo e piano terzo. Scala 1:100, 10 gennaio 1961. (Fondo Monti GPA)
- Pianta piano quarto. Scala 1:100, 27 giugno 1959. (Fondo Monti GPA)
- Pianta, dettaglio di un appartamento al piano terzo. Scala 1:50, 19 maggio 1961. (Fondo Monti GPA)
- Prospetto su via San Simpliciano. Scala 1:50, 1961. (Fondo Monti GPA)
- Prospetto su via Delio Tessa. Scala 1:100, 10 gennaio 1961. (Fondo Monti GPA)
- Sezione longitudinale. Scala 1:100, 1961. (Fondo Monti GPA)
- Particolare parapetto della scala. (Fondo Monti GPA)
- Vista prospettica. (Fondo Monti GPA)
Fonti archivistiche
Fondo Monti GPA. Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo, Archivi Storici - scheda fondo vedi »
Bibliografia
Abitare, Su un eccezionale scorcio di paesaggio urbano: l'alloggio di un grafico illustre, Milano 1964, n. 31
Disertori A., Dedalo, Il cotto nell'architettura e la fornace più antica a Milano, Milano 1998, n. 9
Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 338
Cimoli A.C., AL - Mensile d'informazione degli architetti lombardi, Lo studio Monti GPA: una storia milanese, Milano 2003, pp. 44-47
Capitanucci M.V., Il professionismo colto nel dopoguerra, Milano 2012, pp. 66-69
Credits
Compilatore: Sartori, Alessandro (2016)
Responsabile scientifico testi: Costa, Andrea