Palazzo dei Perego di Cremnago (ex)
Milano (MI)
Indirizzo: Via Borgonuovo 14/16 - Milano (MI) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; palazzo
Caratteri costruttivi:
- strutture: travi e pilastri in calcestruzzo armato; solai in laterocemento
- facciata: ceppo (basamento), intonaco
- coperture: a falde con manto in coppi
- serramenti: in legno verniciato, con avvolgibili
Cronologia:
- progettazione: 1947
- esecuzione: 1948 - 1950
- data di riferimento: 1947 - 1950
Committenza: Perego di Cremnago, Ercole
Autori:
- progetto: Cassi Ramelli Antonio; Moscatelli Franco
Uso: abitazione/ ufficio
Condizione giuridica: proprietà privata
Descrizione
Il palazzo si inserisce con equilibrio e continuità nella prestigiosa cortina edilizia compatta di via Borgonuovo, antica contrada nobiliare milanese. L'attuale aspetto dell'edificio è frutto della ricostruzione integrale della monumentale residenza risalente alla seconda metà del Settecento, completamente distrutta dalle incursioni aeree dell'agosto 1943. In un sopralluogo effettuato nel dicembre 1946 la Soprintendenza riferisce del crollo di quasi tutta la facciata al civico 14, mentre rimangono in piedi sette campate della casa al civico 16; verso il giardino le facciate delle due case risultano completamente distrutte. In accordo con la Soprintendenza, la proprietà cede al Comune gran parte del celebre giardino annesso al palazzo, in modo da agevolare la predisposizione di un piano di ricostruzione. Nel 1947 Ercole Perego di Cremnago presenta alla Soprintendenza il progetto per la demolizione delle strutture pericolanti e la realizzazione di un nuovo edificio residenziale, con uno schema planivolumetrico radicalmente diverso rispetto a quello del palazzo preesistente. La proposta progettuale, a firma dell'ingegner Franco Moscatelli con la consulenza dell'architetto Antonio Cassi Ramelli, viene giudicata positivamente e accettata con riserva. L'edificio, sobrio esempio di inserimento dell'architettura moderna in un contesto storico, è caratterizzato dall'ampiezza del fronte su strada e dall'elegante porticato a pilastri binati rivestiti in ceppo che consente una notevole vista sul giardino da via Borgonuovo. La facciata è scandita da tre piani di aperture regolari e da un basamento interamente rivestito in ceppo concluso da una leggera trabeazione classica posta sopra le finestre del primo piano. Planivolumetricamente il fabbricato si compone di due volumi simmetrici uniti su strada dal portico d'ingresso a cinque campate; una delle riserve espresse della Soprintendenza riguardava la richiesta di ridurre da cinque a tre gli intercolumni del porticato. Cassi, facendo leva anche sulla cessione di parte del giardino effettuata dalla proprietà in favore del Comune, riesce a dimostrare che la soluzione proposta avrebbe da una parte mantenuto la continuità della cortina edilizia su via Borgonuovo, e dall'altra concesso una più ampia e generosa vista del giardino a chi avrebbe percorso la strada. L'istanza viene accolta dalla Soprintendenza e nel gennaio del 1948 viene rilasciata dal Comune regolare licenza edilizia. Ciascuno dei due volumi che compongono il fabbricato presenta due grandi vani scala, accessibili attraverso un primo scalone che conduce al piano rialzato, prevalentemente adibito a uffici. Ai piani superiori gli appartamenti, pensati per l'alta borghesia milanese, sono sempre caratterizzati dalla presenza di un grande corridoio, che in alcuni casi assume il ruolo di vera e propria galleria distributiva degli ambienti della casa. Le unità immobiliari di maggior prestigio sono quelle rivolte verso il giardino.
Notizie storiche
Lo storico palazzo Perego di Cremnago, di origini cinquecentesche, era stato ricostruito nella seconda metà del Settecento su progetto di Francesco Bozzolo per ospitare la residenza del finanziere Gaetano Perego. Disposto intorno a due cortili, si apriva su uno dei più importanti giardini della città, realizzato in seguito all'annessione dei terreni del monastero delle Umiliate di Sant'Erasmo. Il parco era stato disegnato nel 1817 da Luigi Canonica secondo il modello 'all'italiana', con aiuole disposte in regolari riquadri geometrici, ma successivamente venne riprogettato dal Villoresi 'all'inglese', secondo il gusto romantico dell'epoca. Fino alla fine degli anni Trenta, prima della realizzazione di via dei Giardini, il parco si saldava con quello del palazzo Borromeo d'Adda, costituendo un'unica fascia verde che si estendeva dal Borgonuovo all'attuale via Manzoni. Nella situazione odierna la zona a verde è stata ulteriormente suddivisa: una parte, accessibile da via dei Giardini, è adibita a parco pubblico, mentre una seconda area è pertinenza di palazzo Perego. Nel 2002 il vincolo di notevole interesse pubblico per il giardino, dichiarato nel 1938, viene revocato. A testimoniare l'importanza di quello che fu l'antico giardino Perego, è curioso rilevare come ai suoi margini sia possibile rintracciare una singolare concentrazione - una sorta di compendio urbano e tipologico - di architettura moderna: la casa a ville sovrapposte di Luigi Figini e Gino Pollini (1933-1934) in via dell'Annunciata, la casa di Giovanni Muzio in piazza Sant'Erasmo (1941), l'ampliamento di palazzo Borromeo d'Adda (1945-1949) in via Manzoni, di Vito Latis e Camillo Bianchi, l'edificio per abitazioni e uffici dei BBPR (1946-1948), accessibile dalla stessa via Borgonuovo e da piazza Sant'Erasmo, l'edificio per abitazioni e uffici (1949) e l'edificio residenziale (1953-1954) in via dei Giardini di Carlo de Carli e Antonio Carminati, nonchè il condominio in via dell'Annunciata 21 (1947-51) dello stesso Cassi Ramelli. Tutti esempi in cui i temi architettonici e urbani si declinano in maniera originale attraverso il rapporto con l'ambiente naturale.
Documentazione allegata
- Pianta piano terra. (Fondo Antonio Cassi Ramelli)
- Scorcio su via Borgonuovo, 2004/2005. Fotografia Gabriele Basilico. (Fondo Antonio Cassi Ramelli)
- Fotopiano di dettaglio del prospetto su via Borgonuovo, 2004/2005. Fotografia Gabriele Basilico. (Fondo Antonio Cassi Ramelli)
- La facciata verso il cortile, dopo l'intervento di Cassi, immagine d'epoca. Stampa fotografica b/n. (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano)
- Scorcio della facciata principale dopo la ricostruzione di Cassi, immagine d'epoca. Stampa fotografica b/n. (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano)
Fonti archivistiche
Fondo Antonio Cassi Ramelli. Associazione Cassi Ramelli, Milano - scheda fondo vedi »
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, Milano
Bibliografia
Mezzanotte P./ Bascapè G.C., Milano nell'arte e nella storia, Milano 1948, pp. 442-443
Cassi Ramelli A., Il centro di Milano. Dal Duomo alla cerchia dei navigli. Documenti, note e divagazioni, Milano 1971
Auletta Marrucci R./ Negri M./ Rastelli A./ Romaniello L., Bombe sulla città: Milano in guerra 1942-1944, Milano 2004, pp. 268-269
Susani E. (a cura di), Cassi Ramelli: l'eclettismo della ragione, Milano 2005, pp. 253-254
Credits
Compilatore: Suriano, Stefano (2016)
Responsabile scientifico testi: Costa, Andrea