L'edificio sorge in una zona eminentemente residenziale a ridosso della collina di Brunate, ma si configura come un articolato blocco isolato all'interno di un parco preesistente di cui vengono conservati integralmente gli alberi, "qualsiasi ne fosse l'essenza, la dimensione e la posizione" [G.Morgan, L'architettura. Cronache e storia, marzo 1968]. In questo complesso trova sviluppo il tema affrontato in quegli anni dell'edificio a gradoni, che nella declinazione tipica dei BBPR è tendenzialmente riservato al solo affaccio verso il lato più privato, quello verso il giardino. Qui il tema si integra con la ricerca di una composizione variamente articolata in volumi giustapposti, quasi "ville sovrapposte" [ivi], animate da finestre ad angolo e da parapetti in cemento segnati da feritoie verticali.

L'edificio in via Zezio appartiene alla fase di collaborazione di B.B.P.R. con il mondo culturale e professionale lariano (dal 1957, in particolare con Ico Parisi e Mario Radice), dove l'attenzione al rapporto con le preesistenze trova nuove occasioni per esplicitarsi e svilupparsi. L'intervento declina in forme e materiali originali il tipo del "palazzo urbano" mettendolo in relazione con la privilegiata localizzazione nel parco: segno autorevole in un intorno povero di emergenze architettoniche.

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio