L'edificio in linea, un volume rettangolare leggermente arretrato dal filo degli edifici adiacenti, si affaccia su una stretta via rionale di Como di cui assicura la continuità di cortina, anche allineandosi con le altezze dell'intorno. Si articola in tre livelli, dei quali i primi due sono collegati verticalmente da un ballatoio incassato in facciata, il cui parapetto in cemento segue l'andamento obliquo della rampa. L'arretramento della facciata al primo piano alleggerisce i pesi e mette in evidenza il fronte dell'ultimo piano con finestre a nastro. L'alta zoccolatura dell'edificio, priva di aperture, si conforma come una muratura piena, in contrasto con la fascia incassata e il basso corpo vetrato sovrastante. La chiesa è ornata da vetrate di Mario Radice, artista che spesso collaborò con Ico Parisi.

L'edificio fu commissionato nel 1967 dalla Diocesi di Como per ospitare il nuovo oratorio della Parrocchia di San Giuliano (risalente alla fine del '600), al posto di un'antica osteria. Nel 1995, con una ristrutturazione interna, venne ricavato un nuovo salone polifunzionale. Nella scheda di progetto redatta da Parisi stesso si precisa che la "facciata è stata successivamente brutalmente modificata per la creazione di due garage per opera di altri progettisti". Anche in quest'opera Parisi si inserisce in un contesto storico con un linguaggio essenziale ma non per questo privo di un'attenta ricerca stilistica.

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio