Nel complesso parrocchiale, progettato da Armen Manoukian, l'attenzione è rivolta principalmente alla chiesa vera e propria, "..un luogo 'diverso' dove fosse possibile ospitare il fatto più straordinario che si realizza ogni volta che si celebra una S.Messa..."[H. Vahramian, pag.77]. Il progetto vuole risolvere in maniera unitaria e organica la volumetria del complesso, caratterizzandolo con un segno preciso: la lama triangolare con la croce che emerge verticalmente dalla struttura e che convoglia all'interno la luce naturale. L'asse principale ribalta lo schema "classico" delle chiese, dando forma ad una aula più larga che lunga, che si affaccia su un sagrato elevato rispetto alla quota stradale, dove tutte le funzioni sono raccordate. Le facciate in cemento armato a vista esprimono una ricerca di sincerità espressiva, pari a quella che un tempo apparteneva alla pietra (anche se al contrario di quella, questo è molto soggetto al deterioramento), scelta che peraltro si coniugava con il modesto budget allora disponibile.

La chiesa, intitolata ai Santi Felice e Francesco d'Assisi e realizzata nel 1970, è la prima parrocchiale di Prestino ed è il primo progetto di architettura ecclesiastica affrontato da Manoukian nella sua carriera. Sorge in una frazione di Como, Prestino, località anticamente prettamente agricola, fu poi trasformato in quartiere residenziale IACP a seguito della pressione di domanda residenziale connessa all'industrializzazione della zona. In questo contesto, la struttura fornisce un elemento di rigorosa monumentalità e uno spazio di aggregazione che arricchiscono il paesaggio urbano del quartiere.

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio