Città sociale Marzotto
Manerbio (BS)
Indirizzo: Via Giuseppe Verdi 110 - Manerbio (BS) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; quartiere
Caratteri costruttivi:
- strutture: cemento armato
- facciata: intonaco
- coperture: a falde
- serramenti: in legno, alluminio
Cronologia:
- progettazione: 1937
- esecuzione: 1950
- data di riferimento: 1937 - 1950
Committenza: Lanificio Luigi Marzotto & Figli
Autori:
- progetto: Bonfanti Francesco; Zardini Francesco; Andolfatto Ulisse
Uso:
- (attuale) abitazione/ servizi
Condizione giuridica: proprietà privata
Descrizione
La città sociale ha interessato due aree periferiche di Manerbio: a nord vicino allo stabilimento le zone "operaie"; a sud le abitazioni per i dirigenti. Ancora oggi lo schema del progetto urbanistico è ben leggibile, a testimonianza della ricerca, ad opera dei progettisti e della committenza, di coniugare la funzionalità dell'intervento con una forma architettonica improntata ad elementi razionalisti, sebbene echeggiati in maniera riduttiva e semplificata. A partire dal 1937 si cominciarono ad edificare le prime case della nuova città sociale, su uno schema simile a quello utilizzato a Valdagno, in provincia di Vicenza, un progetto che influirà molto sull'assetto urbanistico di Manerbio. Su progetto dell'ingegnere Gino Bonfanti e di Gino Zardini vennero edificati i primi 100 alloggi per gli operai, suddivisi in tre corpi di fabbrica su quattro piani, e la cooperativa di consumo. Gli appartamenti erano e sono ancora chiamati dai manerbiesi "le ville" a testimonianza dell'aspetto ritenuto signorile sia per le comodità "moderne"che offrivano, sia per l'elevato canone di affitto -se paragonato a quello medio- e per stile abitativo, lontano dalle abitudini contadine. I servizi generali, su progetto di Bonfanti, vennero ultimati nel corso degli anni '40 e comprendevano il cinema-teatro per 900 spettatori, il dopolavoro aziendale con bar ristorante, una sala da ballo, il biliardo, la palestra, la piscina scoperta, campi da bocce e da tennis, una scuola materna per 200 bambini e un nido d'infanzia per 100 bambini servito da una sala d'allattamento accessibile dalla fabbrica. Un edificio costruito nel 1929 come convitto venne ristrutturato e parzialmente rialzato per ospitare le opere assistenziali "minori": il refettorio, il dormitorio, la casa di riposo, un poliambulatorio specialistico, un ambulatorio generico, la maternità e gli alloggi delle religiose cui era affidata la gestione. Venne poi realizzato, a nord ovest del lanificio, il campo sportivo. Nel 1937 su progetto dell'architetto Valconi e dell'ingegnere Zapua venne costruita una villa per il direttore, mentre su progetto di Bonfanti si costruirono due palazzine con 8 appartamenti per impiegati e dirigenti. Dopo la guerra, ad opera di Bonfanti, che termina in questi anni la sua collaborazione con Marzotto, una villa bifamiliare, 12 appartamenti per gli impiegati e 18 appartamenti in 3 case per gli assistenti del lanificio. Le ultime realizzazioni, a cavallo degli anni '50, sono state progettate dal geometra Ulisse Andolfatto: il fabbricato delle "Lanerie" per la vendita di tessuti, l'Albergo Marzotto e infine altri 24 appartamenti in 2 caseggiati, destinati agli assistenti.
Notizie storiche
Il Lanificio di Manerbio, sorto nel 1907 con capitali prevalentemente francesi, fu acquistato nel 1927 da Gaetano Marzotto che diede avvio ad un processo di riorganizzazione ed espansione della produzione. A metà del '37 dopo la costruzione di Valdagno Nuova si dà avvio anche a Manerbio ad opera del "Lanificio Luigi Marzotto e figli" a un importante progetto di costruzione sullo stesso modello di città sociale, anche se di proporzioni più contenute rispetto a Valdagno. Fu per quegli anni l'esperienza più rilevante nel territorio bresciano di costruzioni residenziali e sociali ad opera di un'azienda. Nel 2004 è stato chiuso lo stabilimento di Manerbio, la cui area è oggi dismessa.
Documentazione allegata
- (Fondo Francesco Bonfanti)
- Planimetria generale.M Scala 1:1000. (Fondo Francesco Bonfanti)
- Casa per impiegati, pianta primo piano. Scala 1:50. (Fondo Francesco Bonfanti)
- Casa per impiegati, prospetti. Scala 1:50. (Fondo Francesco Bonfanti)
- Casa per impiegati, sezioni. Scala 1:50. (Fondo Francesco Bonfanti)
- Casa per dirigenti, prospetti. Scala 1:100. (Fondo Francesco Bonfanti)
- Casa per operai tipo 4, prospetti. Scala 1:100. (Fondo Francesco Bonfanti)
- Casa per operai tipo 1, prospetti. Scala 1:100. (Fondo Francesco Bonfanti)
- Vista delle case operaie tipo 1. Stampa fotografica b/n. (Fondo Francesco Bonfanti)
- Vista delle case operaie tipo 1. Stampa fotografica b/n. (Fondo Francesco Bonfanti)
Fonti archivistiche
Fondo Francesco Bonfanti. Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti - scheda fondo vedi »
Bibliografia
Erseghe A./ Ferrari G./ Ricci M., Francesco Bonfanti architetto. I progetti per la "città sociale" di Gaetano Marzotto 1927-1946, Milano 1986
Tiefenthaler A./ Tiefenthaler M., Manerbio e la città sociale di Marzotto, 1927-1955, Roccafranca 2007
Mombelli G./ Rossi C., Il futuro dell'ex area Marzotto. Progetto di riqualificazione urbana per il comune di Manerbio. Tesi di laurea, Politecnico di Milano, Milano 2011
Credits
Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio