Il progetto aveva come obiettivo la completa ristrutturazione e l'ampliamento del vecchio cimitero, posto in prossimità della chiesetta di epoca romanica intitolata alla Madonna della Neve, in una zona paesaggisticamente di pregio, coltivata con vigneti e oliveti. Il cimitero è nascosto dall'alta cortina di cipressi e si estende alle spalle della chiesa con una serie di piccoli campi quadrati, su diversi livelli, uniti da un percorso costituito da rampe a diverse inclinazioni. I muri di contenimento e gli edifici per i loculi sono in cemento a vista, interrotti da tagli di diverse forme, da piani inclinati e da inserti in marmo e bronzo. La vegetazione è particolarmente curata nell'accostamento delle diverse specie vegetali, a formare una sorta di piccolo giardino botanico. L'intervento è apprezzabile per la capacità di accostare sapientemente la preesistenza con il nuovo intervento, per la cura del dettaglio (che si rifà all'insegnamento di Carlo Scarpa) e la combinazione di diversi materiali, per i percorsi organizzati su vari livelli, che contribuiscono all'inserimento paesaggistico.

Il cimitero è prospiciente la piccola chiesa intitolata alla Madonna della Neve: costruita in stile romanico, risale probabilmente alla seconda metà del XVI secolo, ha la facciata preceduta da un pronao a pianta quadrata a cui si arriva salendo una breve scalinata. La piccola loggia protegge il portale d'ingresso, intorno al quale si aprono tre finestre che illuminano l'interno. Queste, come il pronao, sono state quasi certamente costruite nel corso del 1800. Un ingresso secondario si trova sul lato settentrionale della chiesa. Il suo interno si presenta ad aula unica, costituito, cioè, da un solo grande vano e dall'abside. Oggi è utilizzata come chiesa del cimitero.

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio