Termoutilizzatore
Brescia (BS)
Indirizzo: Via Malta 25/r - Brescia (BS) (vedi mappa)
Tipologia: infrastrutture e impianti; centrale elettrica
Caratteri costruttivi:
- strutture: cemento armato
- facciata: cemento graffiato; pannelli di alluminio colorati all'iridion; inox stampato
- coperture: pannelli di alluminio colorati all'iridion; inox stampato
- serramenti: in metallo verniciato
Cronologia:
- progettazione: 1996
- esecuzione: 2000
- data di riferimento: 1996
Autori:
- progetto: Studio Tecne Srl (ing. Francesco Berlucchi ing. Lamberto Cremonesi arch. Massimo Gozzoli)
- progetto cromatico: Tornquist Jorrit
Uso: termoutilizzatore
Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/privata
Descrizione
Il Termoutilizzatore di Brescia, che recupera energia elettrica e termica dai rifiuti che residuano a valle della raccolta differenziata, è composto da tre unità di combustione, di cui una dedicata alle biomasse. Il progetto architettonico dell'impianto e il suo inserimento nel paesaggio sono stati sviluppati congiuntamente fin dalle fasi iniziali. L'idea di fondo è stata quella di conseguire un armonico inserimento nel contesto ambientale ma anche quello di creare un landmark lungo il percorso autostradale Verona-Milano. A ciò ha contribuito la torre di 120 metri di altezza caratterizzata da una forma inusuale, uno slanciato parallelepipedo di cemento, del tutto diverso da quello delle ciminiere che contraddistinguono strutture di questo genere. La torre vuole entrare in rapporto con la mutevolezza coloristica delle pareti vetrate del Crystal Palace, il grattacielo emblema del polo del terziario di Brescia. Dal punto di vista architettonico la grande struttura è una sorta di "guscio" che nasconde i macchinari interni perseguendo l'effetto complessivo di una grande nave interrata con i fianchi inclinati verso l'autostrada che seguono l'andamento di un terrapieno artificiale. Questa grande carrozzatura è costituita da lamiere colorate che schermano tutti i macchinari, forate in alcuni punti in modo da permettere la vista anche del funzionamento interno. Il nucleo portante in cemento, che rendeva l'edificio in costruzione simile a un enorme bunker, è quindi completamente rivestito in metallo, con un raffinato trattamento cromatico , progettato da Jorrit Tornquist, architetto-artista austriaco cui si deve anche la scelta della forma della torre. "La gamma dei colori utilizzata da Tornquist ha il preciso scopo di limitare lo stacco tra l'edificio e il contesto circostante ma, viste le dimensioni dell'impianto, il rapporto che più è stato studiato è quello con il cielo. Per questa ragione le tonalità più impiegate sono quelle dell'azzurro, che sfiorano il grigio e quasi il bianco per riprendere tonalità lombarde, mentre il verde pallido caratterizza i blocchi a ridosso della campagna" (A. Ferlenga).
Notizie storiche
Jorrit Tornquist, nato a Graz, Austria, nel 1938, ha cominciato la sua ricerca sul colore a partire dal 1959. Ha progettato i cromatismi di diversi altri impianti industriali, tra quali quelli Laterite, che produce argilla espansa, a Parma, l'impianto Turbogas a Gissi, Svizzera, la centrale termoelettrica a Pozzolengo e il cementificio a Tavernola Bergamasca. Il termoutilizzatore di Brescia ha ottenuto il 1° Premio Industry Award 2006, Columbia University.
Bibliografia
Domus, Rassegna/Product Survey, L'involucro edilizio/The building envelope, Milano 1999, n. 819, p. 132
Ferlenga A., Casabella, Tra Brescia ovest e Brescia centro, Milano 1999, n. 670
Moretti D., La passione del colore, Milano 1999
Casabella, Architettura decostruita oltre l'ossimoro, Milano 1999, n. 670, pp. 74-81
Biffi Gentili E., Modo, Maschera e volto, 2000, n. 201
Scamporrino M., Modulo, Specialista in colore, Milano 2000, n. 261
Bottoli A., Ottagono, Protagonista il cielo/ The sky as protagonist, Milano 2000, n. 139
Credits
Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio