L'edificio si inscrive nella politica della Moto Guzzi a Mandello, che ha plasmato lo sviluppo urbano sulle proprie esigenze industriali, ma in un'ottica avveduta sebbene pervasiva, che insieme ai luoghi di lavoro ha fornito residenza e servizi sociali. Il CRAL (Centro Ricreativo Aziendale Lavoratori, ora Polisportiva) fu una delle prime iniziative promosse per creare momenti di svago e aggregazione tra i dipendenti. L'azienda si faceva carico di finanziare le diverse attività e servizi che vi avevano luogo, per i lavoratori e le loro famiglie: biblioteca, campi di bocce, sale da gioco e da biliardo, bar e, di particolare rilevanza, il Circolo Filologico, presso il quale si potevano studiare francese e inglese. L'architettura del CRAL introduce nel paesaggio urbano un episodio nobilmente moderno, attento alla funzionalità, alla forma contemporanea e al linguaggio del cemento armato, ma senza trascurare il rapporto con il paesaggio e con la tradizione costruttiva della pietra.

Ezio Fasoli, architetto e scultore (fu allievo di Francesco Messina), nel 1951 si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Realizza a Mandello e dintorni molte opere pubbliche: oltre il CRAL nel 1951, l'asilo infantile e il Municipio di Lierna nel 1953 e nel 1957. Si occupa di architettura religiosa, con la costruzione della chiesa di San Giuseppe a Mandello nel 1967 e di restauro (chiesa di San Giorgio a Mandello dal 1967 all'82, Cappella di Santa Marta a San Lorenzo nel 1975-77 e il pontile nel 1980 sempre a Mandello).

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio