INA casa per il Cotonificio Cantoni - Il settennio
Bellano (LC)
Indirizzo: Via Martiri della Libertà 50 - Bellano (LC) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni
Caratteri costruttivi:
- strutture: a telaio in cemento armato
- facciata: mattone e intonaco
- coperture: a falda
- serramenti: in legno e in metallo
Cronologia:
- esecuzione: 1956
- data di riferimento: 1956
Autori:
- progetto: Latis Gustavo; Latis Vito
Uso: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Descrizione
Si segnala per la tipicità dell'architettura del periodo e dell'iniziativa istituzionale, quella del Secondo Settennio INA Casa che nel lecchese presenta esempi significativi legati alla presenza di insediamenti industriali alquanto consolidati e di rilevante entità: nel caso di Bellano, il Cotonificio Cantoni. Il tipo edilizio è lineare a ballatoio ma presenta alcune declinazioni non banali. Anzitutto, il corpo dell'edificio principale presenta una leggera concavità lungo l'asse centrale, che ne ingentilisce l'asciuttezza. Vi è poi la ricerca, nella creazione di un angolo compreso tra il vano scala e il volume abitativo, di quella dotazione di spazio collettivo riservato all'utenza che è propria della corte popolare pure nell'esiguità dello spazio destinato. Inoltre gli elementi del linguaggio architettonico, con l'uso del mattone a vista e con la presenza di logge schermate da diaframmi a mattoni sfalsati tipici dell'edilizia rurale lombarda, denotano la ricerca di una modernità legata al contesto -reale o ideale- che è tipica di tanta parte dell'architettura coeva. La collocazione del complesso infine, presso la foce del torrente Pioverna e in prossimità del lido di Bellano, è particolarmente fortunata in quanto l'area, un tempo periferica, è oggi inserita nella bella passeggiata a lago e prossima alle attrezzature di resort lacustre che ne fanno un frequentato nuovo centro di attrazione popolare.
Notizie storiche
Il lecchese, precoce area di sviluppo industriale in Lombardia, ospita fin dal suo nascere la politica di edilizia residenziale pubblica sostenuta dallo Stato e gestita dall'Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA) e sancita con la legge 43 del 1949, chiamata Piano INA Casa. Il Piano, inizialmente con durata settennale, venne replicato per un altro settennio ed ebbe il duplice effetto di incrementare l'occupazione operaia e di agevolare la costruzione di case a basso costo, circostanze entrambe di grande momento per l'epoca. Al di là di critiche più o meno giustificate sui risultati architettonici e urbanistici, spesso modesti, dei quartieri popolari, l'esperienza INA Casa ebbe indubbiamente un impatto positivo sulla società italiana e sulla cultura architettonica e tecnica in generale, mobilitando le migliori energie su tutto il territorio nazionale.
Fonti archivistiche
Archivio Vito e Gustavo Latis, Milano - scheda fondo vedi »
Bibliografia
Capitanucci M.V. (a cura di), Vito e Gustavo Latis. Frammenti di città, Milano 2007, p. 189
Credits
Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio