Casa di pietra
Varenna (LC)
Indirizzo: Fiumelatte, Varenna (LC) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; villa
Caratteri costruttivi:
- strutture: pietra calcarea in blocchi
- facciata: corsi di pietra calcarea
- coperture: tetto ventilato con struttura in legno e manto in rame
- serramenti: in alluminio a taglio termico con vetri basso-emissivi a doppia camera
Cronologia:
- progettazione: 2002
- data di riferimento: 2002
Autori:
- progetto (capoprogetto, progetto del verde): Montanelli Arturo
- progetto: Renzi Francesco; Polti Silvia; Tripicchio Fabio; Valsecchi Andrea; Studio Ardea
- progetto del verde: Mauri Maria Luisa
- esecuzione: Impresa Bertarini Gianfranco - Varenna (LC)
- esecuzione (impianti): Sanitherm - Perledo (LC)
- esecuzione (illuminazione): Elettrotek snc - Osnago (LC)
- esecuzione (facciata in alluminio): GI.SI.VER. Srl - Santa Maria Hoè (LC)
- esecuzione (serramenti): Vetreria Cogliati Srl - Lissone (MI)
- esecuzione (carpenteria in legno): Galli Legnami sas - Malgrate (LC)
- esecuzione (carpenteria metallica): Carpenteria Fossano - Cantù (CO)
- esecuzione (lattoneria): L.B. Lattoneria Brianza - Paderno d'Adda (LC)
- esecuzione: Azienda agricola florovivaistica STEMA - Mariano Comense (CO)
Uso: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Descrizione
La casa sorge su un ripido lotto, organizzato a terrazzamenti sistemati a giardino e a uliveto, stretto tra il limite superiore della linea ferroviaria Lecco - Tirano e quello della sottostante strada statale, cui si allinea il borgo di Fiumelatte in prossimità di Varenna, sulla sponda lecchese del lago di Como, di cui gode la notevole vista del promontorio di Bellagio e del centro-lago. Le murature perimetrali dell'edificio sono fortemente connotate dalla finitura esterna di grandi blocchi di pietra provenienti dallo scavo, lavorati in cantiere e posati, con ampie fughe di malta, con la tecnica "raso pietra" caratteristica della zona e tale da connotare anche lunghi tratti delle strutture di sostegno della strada da Lecco a Colico e oltre, nelle valli verso i passi alpini. L'edificio è ricco di molteplici riferimenti: il volume quasi turrito sembra colloquiare con la non lontana, e ben visibile da quel punto, torre del castello di Vezio, di impianto medievale, oggi gradevole meta turistica della zona; l'incombere delle rocce a monte è commentato con forza dal rivestimento di pietra della casa, che conferisce al suo volume il carattere di un camino d'ascesa, una sorta di prolungamento della montagna. A fronte di tanta assonanza con il luogo e con un selezionato carattere nella tradizione costruttiva lacustre, la falda in vetro della copertura, che sporge con andamento inverso rispetto all'usuale (verso l'alto invece che verso il basso) e le ampie vetrate sapientemente distribuite sui quattro lati della casa, introducono il riferimento a un'estetica tecnologica di grande effetto, che conferma una padronanza tutta "comacina" nell'innovare la tradizione con una modernità colta e originale.
Notizie storiche
La singolare collocazione di questa rilevante architettura, il borgo di Fiumelatte (una frazione della ben più nota, elegante e mondana Varenna), merita una breve contestualizzazione. Da un lato, la villa sorge di poco a valle della piccola stazione ferroviaria dismessa, un tempo presidio con biglietteria e suggestiva visuale panoramica sul centro-lago, immersa tra cipressi e ulivi. Dall'altro, la singolarità geologica del Fiumelatte, tra i più brevi corsi d'acqua d'Italia: torrente stagionale che scaturisce da una sorgente carsica naturale la cui acqua tracima da un imponente bacino situato nelle viscere del retrostante circo glaciale di Moncodeno (Grigna Settentrionale). Il fiume ha suscitato nei secoli la curiosità di molti; fra i tanti: L. Spallanzani, A. Stoppani e addirittura Leonardo, che al "Fiumelaccio" accenna nel foglio 214 del Codice Atlantico. Arturo Montanelli si laurea alla Facoltà di Ingegneria Civile del Politecnico di Milano nel 1987 e sviluppa la propria attività progettuale e professionale in direzione della difesa dell'ambiente e del paesaggio. Nel 2002 trasforma un vecchio edificio industriale in via Ugo Bassi a Lecco in una serie di spazi di lavoro collegati all'Università, aperti e flessibili, improntati a una ricerca formale, a un impiego dei materiali, a un rapporto continuo fra interno ed esterno che esprimono la cifra della sua ricerca architettonica. Dal 1998 tiene corsi di insegnamento presso la Facoltà di ingegneria Civile di Lecco. Dal 2008 è membro della Commissione Tecnica per le Valutazione di Impatto Ambientale VIA/VAS per il Ministero dell'Ambiente.
Bibliografia
Malighetti L., Arketipo. Il Sole 24ore, Una casa di pietra sull'acqua, Milano 2006, n. 9, pp. 66-78
Credits
Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio