Case per contadini alla Cascina Canova
Valera Fratta (LO)
Indirizzo: Cascina Canova - Fratta, Valera Fratta (LO) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; case a schiera
Caratteri costruttivi:
- strutture: muratura portante
- facciata: muratura intonacata
- coperture: con manto in coppi
- serramenti: in legno
Cronologia:
- progettazione: 1943
- esecuzione: 1945
- data di riferimento: 1943 - 1945
Committenza: Società Nestlé
Autori:
- progetto: Bottoni Piero; Mucchi Gabriele; Pucci Mario
Uso: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Descrizione
L'intervento trasforma una cascina del '700 in una cascina "modello", con un progetto unitario che ha visto la riorganizzazione spaziale e architettonica delle diverse funzioni. Ai nuovi edifici produttivi (stalla, granaio, magazzino) è stato affiancato un progetto, quello delle abitazioni per i contadini, unico in Italia nell'immediato Dopoguerra. La casa per i salariati è una schiera di cinque alloggi in duplex, in continuità con la cascina preesistente, con bianchi fronti scanditi con regolarità dalle aperture, oscurate da antoni in doghe di legno, e tetto a falde rivestito in coppi. Le aree di servizio, quali orti e lavanderia, sono posti in prossimità ma non adiacenti alle abitazioni, in modo da formare una zona autonoma e coerente dal punto di vista spaziale. Gli alloggi sono tutti uguali : 78 mq netti per un'utenza di cinque adulti e un bambino, più un altro eventuale posto letto nel soggiorno. Lo spazio è organizzato secondo la suddivisione zona giorno (al piano terra) e zona notte (al primo piano), con arredi fissi inseriti nel corpo delle costruzioni, con uno schema che nulla concede alla memoria delle forme abitative contadine, a parte il camino con annesso deposito di legna a vista. L'arredo fisso e mobile, anch'esso sviluppato e realizzato nel progetto, è di proprietà dell'azienda.
Notizie storiche
L'intervento riguarda la ristrutturazione e il restauro di un'azienda agricola nella campagna lodigiana, all'epoca in provincia di Milano, a Valera Fratta. Si tratta di un intervento in cui le dimensioni urbanistica e architettonica si compenetrano, a partire dal restauro del nucleo centrale settecentesco. All'interno di una vera e propria zonizzazione (zona residenziale dei lavoratori salariati, zona degli impianti agricoli, zona della casa dell'agente) l'ubicazione, la volumetria e le sistemazioni del suolo definiscono con chiarezza sia la singola destinazione d'uso sia l'intero ambiente concepito come un piccolo paese. Piero Bottoni (1903-1973) è figura rilevante del Dopoguerra italiano, tra i protagonisti del Razionalismo e della sua revisione critica. Il suo complesso profilo, che si dipana in una molteplicità di settori afferenti al progetto e alle arti, è documentato dalla ricchezza di esperienze e di relazioni testimoniate nell'archivio delle sue opere a lui intitolato presso il Politecnico di Milano, dove compì i suoi studi e pervenne (1967) alla cattedra di Urbanistica dopo vicissitudini accademiche legate alla sua posizione politica. Partecipò attivamente al rinnovamento disciplinare dell'insegnamento dell'Architettura, aderendo alla sperimentazione didattica di quegli anni. Del suo illustre percorso rammentiamo la partecipazione nel 1933 alla redazione della "Carta di Atene" (il manifesto dell'urbanistica razionalista) come delegato italiano ai CIAM (Congressi Internazionali di Architettura Moderna) e, dopo la guerra, alla fondazione del Movimento Studi Architettura. È tra gli autori di due piani esemplari per l'urbanistica italiana moderna: il Piano della Valle d'Aosta, promosso da Adriano Olivetti nel 1936, e il Piano A.R. (Architetti Riuniti) del 1944-45. [adattamento da: http://www.archiviobottoni.polimi.it]
Documentazione allegata
- n. 71 Contadini, dis. NE 37, sezione e fronte serramenti scala, scala1:20, 29 novembre 1943. China su lucido, cm 41,7x59,0. CL10. (Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano)
- n. 35 Vista da est della casa dei contadini e dei porticati durante il cantiere di ristrutturazione, positivo, bianco e nero, mm 60x60. N. 1 unità. (Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano)
- n. 42 Vista da ovest della casa dei contadini durante il cantiere di ristrutturazione, positivo, bianco e nero, mm 62x62. N. 1 unità. (Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano)
- n. 43 Vista da ovest della casa dei contadini durante il cantiere di ristrutturazione, positivo, bianco e nero, mm 62x62. N. 1 unità. (Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano)
- n. 33 Vista da est della casa dei contadini e dei porticati durante il cantiere di ristrutturazione, positivo, bianco e nero, mm 62x62. N. 1 unità. (Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano)
- n. 47 Vista da ovest della casa dei contadini, positivo, bianco e nero, mm 170x235. N. 2 unità. (Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano)
- n. 58 Vista del soggiorno pranzo, positivo, bianco e nero, mm 166x224. N. 1 unità. (Archivio Piero Bottoni, DAStU, Politecnico di Milano)
Fonti archivistiche
Archivio Piero Bottoni. Politecnico di Milano, Dipartimento Architettura e Studi Urbani - scheda fondo vedi »
Archivio Piero Bottoni. Politecnico di Milano, Dipartimento Architettura e Studi Urbani - sito vedi »
Bibliografia
Domus, Case per contadini, Milano 1946, n. 209, pp. 9-11
1930-1942. La città dimostrativa del Razionalismo europeo, Il progetto per la campagna. 1935_1945. Cascina Canova a Valera Fratta, Milano 1981, pp. 325-343
Consonni G./ Meneghetti L./ Tonon G. (a cura di), Piero Bottoni, opera completa, Milano 1990, pp. 321-324
Di Biagi P. (a cura di), La grande ricostruzione, il piano INA-Casa e l'Italia degli anni Cinquanta, Roma 2001
Credits
Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio