L'edificio si presenta con una forte caratterizzazione formale e simbolica: è un segnale forte dell'immagine aziendale, che collega idealmente l'autostrada stessa, da dove è ben visibile, con lo stabilimento industriale. La mensa, confinante con l'attuale stabilimento, si pone quale elemento emergente all'interno della viabilità e del sistema dei parcheggi esterni. Si compone di due corpi architettonicamente differenti, tra loro connessi a formare un unico edificio: il blocco dei servizi alla mensa e il corpo polifunzionale circolare vetrato. Il primo, a pianta quadrata di 16 metri di lato, contiene tutti i servizi necessari alla preparazione e alla distribuzione dei cibi, i servizi per il personale della mensa e quelli per gli utenti, l'infermeria. Il secondo corpo, a pianta circolare con raggio di 11 metri, è invece costruito attorno al muro di spina centrale, rivestito in pietra, che si genera sulla diagonale del quadrato del blocco servizi. Il muro accoglie le due facciate vetrate che delimitano i due grandi spazi interni: da un lato la hall di ingresso, con guardaroba, biblioteca, bar e due piccole sale da pranzo indipendenti; dall'altro uno spazio flessibile che può essere utilizzato sia come sala mensa (60 posti) che come spazio per conferenze- assemblee (120 posti) e piccole mostre ed esposizioni. La sistemazione esterna si ispira alla filosofia generale di Viscolube: arricchire il complesso dello stabilimento con alberi e verde. Il ridisegno dell' area prevede infatti il suo completamento a verde, ad eccezione delle zone pavimentate necessarie agli ingressi e agli accessi di servizio.

Il padiglione per la mensa, progettato nel 2003 dallo Studio Gae Aulenti, è il secondo intervento architettonico che la società Viscolube promuove all'interno del suo stabilimento. Infatti nel 1965 l'allora società Volpato, poi Viscolube, insieme all'edificazione della raffineria di oli lubrificanti a Pieve di Fissiraga affidò all'arch. Cassi Ramelli il progetto per la palazzina degli uffici. Viscolube è la principale azienda di rigenerazione di oli usati in Italia. La società trasforma gli oli usati, provenienti dall'industria e dall'autotrazione, in basi lubrificanti le cui proprietà, dopo la rigenerazione, sono assolutamente comparabili a quelle delle basi di prima raffinazione.

Credits

Compilatore: Cerri, Margherita (2014); Premoli, Fulvia (2014); Rossi, Giuseppe (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio