La villa sorge su palafitte, in modo da fronteggiare le ricorrenti piene del Ticino. L'edificio si compone di due corpi laterali collegati da uno minore centrale e appare come sospeso nella campagna, sostenuto da grandi pilastri in cemento armato e setti in mattoni a vista. Il tetto a falde, con manto in laterizio, sporge rispetto alle facciate intonacate, a formare un porticato perimetrale ritmato da esili montanti. L'accesso alla casa avviene mediante un lungo ballatoio perimetrale, chiuso da parapetti che alternano il metallo al legno. La scala esterna è in metallo. Al piano inferiore lo spazio è aperto, permettendo il suo utilizzo come zona pranzo/soggiorno in continuità con il paesaggio, con il soffitto rivestito da doghe di legno.

La casa, isolata al centro di una vasta area verde poco distante del fiume alla Zelata di Bereguardo, nei pressi di Pavia, circondata dai boschi e dalla campagna del fiume Ticino, è la dimora progettata e realizzata nel 1951 dall'architetto Guglielmo Mozzoni per sé e per la moglie, Giulia Maria Crespi. La villa è stata utilizzata come set per una scena del film "Teorema", girato da Pier Paolo Pasolini nel 1968.

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio