La presenza della chiesa, collocata all'interno di un quartiere residenziale ad ovest del centro storico di Suzzara, è annunciata dal campanile che, isolato, si contrappone con la sua essenziale struttura di profilati a doppia T ai volumi curvilinei della chiesa. Tutto il complesso si caratterizza dall'adozione di elementi compositivi circolari che disegnano i cerchi e le ellissi del sagrato e della canonica. Le facciate sono lasciate in cemento a vista, prive di apparati decorativi. All'interno vengono proposte in termini architettonici le direttive del Concilio Vaticano Secondo per la nuova liturgia: la centralità dell'altare e il rapporto tra assemblea, altare, ambone e fonte battesimale. Anche nell'interno è praticamente assente la decorazione, il soffitto e le travi lignee lamellari filtrano la luce proveniente dalle finestre continue poste sulla sommità.

Negli anni '60 la diocesi di Mantova si pose il problema dell'aumento della popolazione nel centro di Suzzara, dovuto all'incremento delle attività produttive nella zona, con conseguente abbandono delle campagne da parte di molte famiglie. Al tempo era presente una sola parrocchia, non più sufficiente, perciò nel 1965 venne eretta la parrocchia della Sacra Famiglia. Il progetto nasce da un concorso del 1966 e, per scarsità di risorse, si realizza interamente solo dopo una decina di anni. Nel 1968 monsignor Carlo Ferrari benediceva il primo nucleo delle nuove opere parrocchiali comprendente un salone-cappella, la casa canonica e l'oratorio. Il 9 dicembre 1990, infine, la nuova chiesa fu solennemente consacrata.

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio