La forte caratterizzazione dei fabbricati esistenti e del luogo hanno indirizzato le scelte progettuali, così come il limitato spazio a disposizione per il cantiere e la forte inclinazione del terreno ha determinato alcune scelte per evitare che i costi di costruzione rendessero l'operazione impraticabile dal punto di vista economico. L'intervento ha previsto sostanzialmente un mantenimento della volumetria esistente e una ridistribuzione di alcuni volumi. I posti auto per le unità immobiliari sono stati ricavati dal terreno dove sorgeva una tettoia, in quanto era accessibile direttamente dalla via Fracaiolo senza necessità di particolari interventi. Sono stati demoliti una tettoia, una piccola casa e dei piccoli depositi realizzati contro la roccia, anche perché una loro conservazione sarebbe stata economicamente molto gravosa. L'accessibilità di tutte le 13 unità immobiliari ricavate avviene da un solo corpo scala/ascensore che ne garantisce al contempo l'accessibilità alle persone portatrici di handicap. Tutti i fabbricati sono stati costruiti con i principi di edilizia bioecologica. L'intervento è da segnalare in quanto dimostra una grande sensibilità per le preesistenze anche minori e interviene in maniera puntuale, ripristinando un tessuto edilizio che rischiava di scomparire.

Il progetto riguarda la realizzazione, terminata nel 2009, di un Piano di Recupero per la ristrutturazione edilizia di alcune case del quartiere di Fracaiolo nel centro storico di Sondrio. Il quartiere è posto sull'argine sinistro del Mallero, immediatamente sotto il castello Masegra, caratterizzato dalla presenza di un canale, ed era uno dei primi insediamenti produttivi che sfruttava la forza dell'acqua per il funzionamento di mulini, magli, seghe da assi, ecc.

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio