Casa Bolgiana è l'ultima delle quattro ville ad essere costruita sopra l'appezzamento di terreno nella frazione di Monteolimpino, interessato a partire dal 1951 dalla realizzazione delle quattro ville progettate da Ico Parisi. L'edificio è più defilato rispetto agli altri tre, che sono disposti a triangolo all'interno dello stesso giardino, e si affaccia su via Roscio. La villa su due piani, progettata per una famiglia di quattro persone, è costituita da due parallelepipedi di diversa altezza, di cui il maggiore è posto su un basamento rialzato rispetto al giardino. Le facciate sono rivestite con lastre di pietra di Musso, mentre i basamenti - oggi rimossi - erano in blocchi di pietra, e pavimentazioni esterne in piastrelle di ceramica gialla. Il perimetro dell'edificio presenta dei brise-soleil in cemento che proteggono le ampie finestrature, oscurate da tendaggi interni. Le ampie vetrazioni, con telai in legno laccato bianco con profili in noce, si affacciano su lunghe balconate, protette da parapetti in muratura rivestiti di lastre di pietra. Un terrazzo aggettante funge da pensilina per box auto sottostante. All'interno gli arredi, sia fissi che mobili, sono stati progettati da Parisi, utilizzando legni rari lavorati a linee curve e inclinate, che dialogano con le numerose opere d'arte presenti, tra cui i pannelli a soggetto astratto di Mario Radice.

Dal 1951 al 1955 Ico Parisi costruisce, in uno dei quartieri residenziali della frazione di Monteolimpino sopra Como, cinque abitazioni monofamiliari, di cui quattro - Casa Bertacchi, Casa Bini, Casa Bolgiana e Casa Zucchi - all'interno dello stesso lotto. Le quattro ville, pure se diverse nell'impostazione planimetrica e nella volumetria, presentano tratti comuni riconducibili ad una ricerca formale che privilegia l'articolazione delle piante e delle facciate mediante l'utilizzo di linee diagonali ed effetti fortemente chiaroscurali, ottenuti con l'aggetto di volumi semplici. Anche il trattamento delle facciate intonacate di bianco, interrotte da pochi elementi in pietra, è unico per le tre costruzioni. Parisi è ancora all'inizio della sua carriera, ma ha già alle spalle la costruzione di alcune importanti ville nel comasco: anche in queste quattro costruzioni propone una rivisitazione del razionalismo lariano, imprimendogli un maggiore dinamismo mediante piani aggettanti, rotazioni e tagli in diagonale delle superfici. Di particolare interesse è la compresenza sullo stesso lotto di quattro ville suburbane, progettate dal medesimo architetto, che costituiscono una sorta di isolato post-razionalista all'interno di un quartiere dignitoso ma privo di elementi architettonici di pregio.

Credits

Compilatore: Servi, Maria Beatrice (2015)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio