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Palazzina Smeraldo
Cantù (CO)

Indirizzo: Via Angelo Longoni 8 - Cantù (CO) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni

Caratteri costruttivi:

  • strutture: a telaio in cemento armato
  • facciata: intonaco grigio chiaro
  • coperture: a padiglione, con manto in lastre metalliche
  • serramenti: in legno verniciati di bianco, oscurati da tapparelle

Cronologia:

  • completamento: 1963
  • data di riferimento: 1963

Committenza: Società Mariater I°; Angelo e Alberto Marelli

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

La palazzina Smeraldo è un edificio a blocco che si erge in posizione arretrata rispetto al fronte strada sopra un alto basamento a terrazza, all'interno del quale sono collocati i posti auto. Il volume di quattro piani è coronato da un piano mansardato, a sua volta arretrato rispetto alla facciata. Questa scansione, che si ritrova nel coevo Edificio Beni Stabili sempre a Cantù, permette la costruzione di un corpo di sei piani a fronte di una strada molto stretta, sagomandolo in modo da non risultare "invadente". La pianta, una sorta di corta "L" inclinata, ha come fulcro il vano scala e il blocco dell'ascensore, che distribuiscono tre appartamenti per piano. Le facciate intonacate sono scandite dai balconi continui protetti dai parapetti in maglia d'acciaio verniciata di bianco, con esili montanti continui anch'essi bianchi che si raccordano in orizzontale al penultimo piano. Le finestrature hanno infissi verniciati di bianco e sono oscurate con tapparelle. Il tetto a padiglione ha copertura in lastre di metallo. Un intervento che nella sua sobrietà dimostra la raffinatezza compositiva e la cura al dettaglio propria dei progettisti.

Notizie storiche

Nello stesso periodo in cui si completa la costruzione dell'edificio Beni Stabili, situato in pieno centro storico a Cantù, Asnago e Vender progettano un altro edificio per appartamenti ubicato in una zona più periferica: anche in questo caso la strada è di sezione stretta e lo stabile si attesta in arretramento sopra un alto basamento a terrazza. Mario Asnago e Claudio Vender iniziano il loro sodalizio professionale a Como, nel 1925 con il progetto, non realizzato, del monumento ai Caduti. Nel 1928 concretizzeranno la loro collaborazione con l'apertura a Milano dello studio "Asnago-Vender Associati", che rimarrà attivo fino al 1971, data in cui Asnago si ritira dalla professione. Dagli anni Trenta in poi lo studio avrà un'intensa attività, con progetti che spaziano dall'architettura residenziale ad quella pubblica e con un'attiva partecipazione a numerosi concorsi e alle varie edizioni della Triennale di Milano.

Documentazione allegata

  • Stampa fotografica a colori. Fotografia Olivo Barbieri. (Archivio Asnago e Vender)
  • Stampa fotografica a colori. Fotografia Olivo Barbieri. (Archivio Asnago e Vender)
  • Prospetti laterali. Scala 1:50. Da bibliografia: Zucchi, Cadeo, Lattuada, 1998. (Archivio Asnago e Vender)
  • Prospetti laterali. Scala 1:50. Da bibliografia: Zucchi, Cadeo, Lattuada, 1998. (Archivio Asnago e Vender)
  • Pianta. Scala 1:50. Da bibliografia: Zucchi, Cadeo, Lattuada, 1998. (Archivio Asnago e Vender)
  • Pianta. Da bibliografia: Zucchi, Cadeo, Lattuada, 1998. (Archivio Asnago e Vender)

Fonti archivistiche

Archivio Asnago e Vender, Seveso (MB) - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Cadeo F./ Lattuada M./ Zucchi C., Asnago e Vender. L'astrazione quotidiana. Architetture e progetti 1925-1970, Milano 1999

Credits

Compilatore: Servi, Maria Beatrice (2015)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio