L'edificio che ospita le attività rieducative della Cooperativa Noivoiloro sorge in nella zona industriale della periferia di Erba. Si tratta del primo lotto del progetto commissionato allo studio ifdesign (architetti Tagliabue Volontè e Origgi) per la realizzazione di un centro civico di ampie dimensioni, un vero campus al cui interno trovano spazio attività rieducative per i disabili insieme ad attività ricreative aperte a tutti. Il complesso realizzato occupa un'area di circa 1400 mq e si sviluppa intorno ad una corte aperta, formando un insieme articolato di edifici contigui che ospitano le varie funzioni, tra i quali un teatro, laboratori, residenze temporanee e un caffè/ristorante. I volumi sono disposti secondo tre direzioni principali, che sono state riprese anche negli alzati, culminando nelle linee spezzate della copertura del teatro. Lo skyline composito che ne deriva, formato da tetti piani e obliqui con inclinazioni diverse, riprende i riferimenti dell'eterogeneità paesaggistica circostante (una serie di capannoni ed edifici industriali), ridisegnandolo in maniera organica e segnalando la varietà delle funzioni degli spazi interni. Le facciate degli edifici sono in calcestruzzo intonacato e in vetro retroverniciato. Lungo al strada principale, strada ad alto scorrimento, è stata realizzata una parete in U-Glass con lamelle catarifrangenti che riproducono il nome della comunità in modalità cangiante. All'interno gli spazi sono ampliati mediante l'uso del bianco per le pareti, le pavimentazioni sono in parquet industriale, quelle esterne in pietra. I costi i costruzione sono stati contenuti a 350 euro/mc mediante una gestione diretta dell'appalto da parte dei progettisti.

La cooperativa no profit Noivoiloro è attiva sul territorio del comune di Erba nel campo dell'inclusione sociale delle persone svantaggiate. Nel 2003, anno europeo delle persone con disabilità, l'Amministrazione Comunale di Erba ha concesso a Noivoiloro, in diritto di superficie, un terreno di circa 10.000 mq a sud del centro cittadino, per la realizzazione di un nuovo complesso polivalente, i cui lavori di costruzione sono iniziati nel 2007 per terminare nel 2011 (primo lotto). L'edificazione ha subito rallentamenti dovuti a problemi con il costruttore. Questo ha comportato la demolizione di parte della struttura dell'edificio. I lavori sono poi ripresi e gli scarti di cemento armato derivati dalla precedente demolizione sono stati posti all'interno della pavimentazione della piazza, "come una sorta di "memoria archeologica" di questa sofferenza e la vittoria della debolezza sull'arroganza" [tratto dal testo in inglese pubblicato sul sito http://www.ifdesign.it/] Il progetto è stato finalista al premio IN/ARCH 2011, nominato nell'edizione 2012 del premio Mies Van Der Rohe Award_Barcelona e vincitore del primo premio del Premio di Architettura Maestri Comacini 2013.

Credits

Compilatore: Servi, Maria Beatrice (2015)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio