Il centro culturale-sportivo intitolato ad Aldo Moro si trova in una palazzina preesistente, che ospitava una centrale elettrica Enel, riqualificata per ospitare un centro culturale ed inglobata ai nuovi servizi, dislocati in due corpi di fabbrica adiacenti, di cui uno occupato da un campo da basket coperto. L'affaccio verso le due strade di accesso si caratterizza per le murature in cemento a vista con finestre a nastro oscurate da lamelle frangisole in acciaio corten. Un cancello dello stesso materiale introduce al cortile interno dove un basso volume in vetro traslucido si relaziona con quello più alto della palestra attraverso un portale a nastro, sempre in corten. All'interno lo spazio dedicato ai servizi è servito da una bussola ritmata da sottili montanti tubolari in metallo, verniciati color argento, che sostengono le pareti in vetro acidato, a formare un patio interno. La palestra è sorretta da un'orditura di pilastri e travi in acciaio verniciato di bianco, a vista. La realizzazione ha comportato una spesa contenuta, di circa 700 euro/mq. Purtroppo la manutenzione delle facciate esterne è carente.

Il complesso, intitolato alla memoria di Aldo Moro, si inserisce nell'attività dell'architetto, volta principalmente alla realizzazione di opere pubbliche, molte delle quali in provincia di Brescia, suo luogo di origine. Camillo Botticini ha iniziato la sua carriera professionale nel 1993, con l'apertura di uno studio a Brescia; nel 2008 ha fondato lo studioABDA con l'architetto Giulia De Apollonia. lI progetto è stato menzionato nel 2004 per "Arches awards".

Credits

Compilatore: Servi, Maria Beatrice (2015)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio