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Complesso residenziale Lo Zodiaco, comparto B
Codogno (LO)

Indirizzo: Via Buonarroti - Codogno (LO) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni, negozi e uffici

Caratteri costruttivi:

  • strutture: cemento armato; acciaio; laterocemento
  • facciata: intonaco; mattoni in cemento; brise-soleil metallici a filo facciata
  • coperture: piane, a terrazza praticabile
  • serramenti: in alluminio a taglio termico e vetrocamere basso emissive; ampie vetrate al piano terra; logge schermate da brise-soleil

Cronologia:

  • progettazione: 2003
  • completamento: 2008
  • data di riferimento: 2003

Committenza: S.I.L.C.E.I. Srl

Autori:

Uso:

  • (attuale) abitazione/ negozio/ ufficio
  • (storico) residenza/ commercio/ ufficio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Il Condominio "Zodiaco" occupa un'area dismessa in Codogno, in posizione urbanisticamente strategica tra il centro storico e la stazione ferroviaria. Il complesso ricostruisce il tessuto urbano cancellato dalle demolizioni del preesistente insediamento industriale, diversificando fortemente i tipi edilizi nei due lotti su cui si erge: il primo è un sistema integrato di tre corpi in linea disposti a formare una spezzata di diverse altezze, il cui segmento centrale funge da connettore "a ponte"; ogni segmento ha una destinazione prevalente (residenza, uffici, o negozi). I tagli abitativi sono diversificati, per tipo e per dimensioni, con appartamenti bilocali e trilocali, monopiano e duplex. Mentre l'affaccio sull'importante strada di accesso forma una cortina, il versante sulla ferrovia presenta una piazza e un verde pubblico associati a un ampio parcheggio lineare. La discontinuità introdotta nella cortina dal vuoto del segmento centrale - il "ponte" - è voluta sia per alleggerire la massa volumetrica, sia soprattutto per dare visibilità agli spazi aperti sul lato opposto del lotto e progettati con l'obiettivo di conferire qualità anche ad essi. Il secondo isolato, di non minore dimensione, è organizzato secondo una scacchiera regolare di palazzine pluripiano esclusivamente a destinazione residenziale, ma edificato per ora solo in parte (si prevedono undici palazzine, ma solo due sono finora costruite). Pure nella varietà del linguaggio architettonico, l'insieme presenta una caratterizzazione stilistica unitaria e crea un segno importante di contemporaneità nell'accesso a questa area di trasformazione urbana, di cui ambisce a porsi come volano.

Notizie storiche

Considerazioni di opportunità legate alla localizzazione, hanno incoraggiato l'edificazione di "Zodiaco" sull'area della ex-Polenghi Lombardo. Codogno, nodo ferroviario storico della linea Milano-Bologna, con l'avvento dell'alta velocità si trova a essere by-passata dai treni nazionali, ma acquisisce importanza come tappa della linea regionale legata all'area metropolitana milanese. Un'opportunità che viene colta come occasione di riqualificare la periferia dello scalo ferroviario con un'offerta abitativa e di servizi che sia adeguata ai nuovi e crescenti flussi di movimenti nel territorio, a standard contemporanei, soprattutto in rapporto all'interscambio della mobilità pubblico-privata attraverso il nodo di Codogno. L'area insiste sulla sede originaria dell'azienda lattiero-casearia dei fratelli Pietro e Paolo Polenghi (fondata nel 1870). Nel Secondo Dopoguerra, mutata la ragione sociale in Polenghi-Lombardo (mantenuta fino alla chiusura nel 1997) e trasferitasi a Lodi, rimase in Codogno una delle sedi produttive minori.

Documentazione allegata

  • Pianta primo piano. Scala 1:100, settembre 2006. (Archivio Cristian Cremonesi)
  • Pianta primo piano. Scala 1:100, settembre 2006. (Archivio Cristian Cremonesi)
  • Sistemazione esterna. (Archivio Cristian Cremonesi)
  • Render. (Archivio Ferdinando Fanchiotti)
  • Render. (Archivio Ferdinando Fanchiotti)

Fonti archivistiche

Archivio Cristian Cremonesi ingegnere, Codogno (LO)

Archivio Ferdinando Fanchiotti architetto, Casalpusterlengo (LO)

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2015)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio