Scuole S. Francesca Cabrini
Lodi (LO)
Indirizzo: Corso Ettore Archinti, 41 - Lodi (LO) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; scuola
Caratteri costruttivi:
- strutture: cemento armato
- facciata: basamento e finiture in serizzo; mattone a faccia vista; vetrocemento
- coperture: a falde, con manto in tegole di laterizio, cornicione in cemento
- serramenti: in legno, a wasistas al piano terreno e a specchiatura unica ai piani superiori
Cronologia:
- progettazione: 1949
- completamento: 1952
- data di riferimento: 1949
Autori:
- progetto: Grignani Pietro
- esecuzione: Vaghi
Uso: scuola
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Descrizione
L'edificio sorge su un pendio occupando l'area un tempo fortificata dal baluardo di San Vincenzo, ora in rovina. Questi resti tuttavia arricchiscono l'immagine complessiva, creando un contrasto virtuoso tra la "memoria" della città e la "fabbrica di futuro" della scuola. Questa, alta tre piani sul lato strada e quattro sul lato parco - che sfrutta l'andamento del pendio, presenta una pianta a "U" e gode di uno spazio di pertinenza all'aperto contenuto entro la traccia delle antiche mura. L'assetto distributivo è del tipo a corridoio lineare, secondo la tipologia congruente con una didattica tradizionale vigente negli anni della sua edificazione, cui le successive integrazioni edilizie hanno probabilmente fornito spazi adattabili alle esigenze didattiche di oggi. L'edificio conferma la cortina edilizia del corso Archinti risolvendo elegantemente il risvolto verso il baluardo, da cui resta discosto quanto basta per valorizzarne la presenza. Il linguaggio compositivo lo iscrive con evidenza nell'estetica novecentista ancora viva nell'immediato dopoguerra soprattutto per gli edifici pubblici.
Notizie storiche
Pietro Grignani (1906-1988), ingegnere, fu collaboratore e amico di Giovanni Muzio, al cui mondo estetico sembra appartenere ancora questa opera. Lodi e il lodigiano furono i luoghi del suo impegno professionale e sociale a partire dagli anni '30 e nel dopoguerra della Ricostruzione (quando fu anche assessore comunale, 1951-57). Realizza numerose opere pubbliche; tra le più significative, oltre a questa scuola, l'Istituto Lodigiano Scuole Professionali (1939), la colonia Elioterapica di Boffalora d'Adda (1941), la sede della Croce Rossa Italiana. Per la committenza privata è da ricordare il progetto di Villa Bianchi (1933), opera razionalista declinata in caratteri raffinati, precocemente abbandonata e fatta oggetto nel 2014 di una petizione per il suo recupero in quanto opera significativa per la cultura storico-architettonica della città
Credits
Compilatore: Premoli, Fulvia (2015)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio