Quartiere Scala
Pavia (PV)
Indirizzo: Via Scala - Pavia (PV) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; quartiere
Caratteri costruttivi:
- strutture: cemento armato; muratura in mattoni
- facciata: intonaco
- coperture: a falde, con manto in tegole di laterizio
- serramenti: in legno verniciato
Cronologia:
- progettazione: 1966
- completamento: 1973
- data di riferimento: 1966
Committenza: UT IACP Pavia
Autori:
- progetto: Terzaghi Mario; Magnaghi Augusto; Carena G.C.; Carena A.
Uso: abitazione
Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/privata
Descrizione
Il quartiere si trova nei pressi della frazione Mirabello, in posizione esterna alla cerchia della tangenziale nord ed eccentrica rispetto alla strada Vigevanese, da cui non è tuttavia lontano. L'assetto planimetrico del quartiere si presenta come un'estrusione del Mirabello, da cui si distingue per il carattere "naturalistico" contrapposto all'edilizia a cortina su strada di quello. Il margine sud dell'insediamento è una strada a fondo cieco che si perde nella campagna, dipartendosi in ortogonale dalla via di grande scorrimento che collega con Pavia. Questo è urbanizzato con case unifamiliari dotate di orto-giardino individuale a confine diretto con la campagna e costituisce uno dei caposaldi del circuito bilobato che perimetra il quartiere stesso. Entro questo circuito, quasi paesaggistico per l'abbondanza e la piacevolezza della vegetazione e della pur semplice sistemazione delle aree a verde pubblico, si dispongono schiere di edifici di tipologia e altezza varia che assecondano, come quinte articolate e sfalsate tra di loro, il disegno sinuoso del tracciato stradale. Questo carattere è il pregio sostanziale del quartiere Scala che, pure soffrendo dei limiti di molti - se non tutti - i quartieri "autosufficienti" dove l'effetto urbano è estremamente modesto, è immune dalla monotonia dei vuoti rettifili e della ossessiva ripetitività sia nell'assetto volumetrico dei suoi edifici, sia nella tavolozza delle facciate, attentamente studiata su una ampia gamma di colori a base di terre che si avvicendano con raffinati accostamenti fornendo anche una sorta di guida all'orientamento. La abbondante dotazione di spazi verdi anche attrezzati per lo sport, è peraltro un potenziale tale da costituire elemento di richiamo anche per un'utenza non residente, con l'obiettivo di ridurre la segregazione del quartiere, che pare sia oggi uno dei tasti dolenti.
Notizie storiche
Una riflessione a posteriori sul ruolo dei quartieri "autosufficienti", pure edificati con i corretti dimensionamenti e rapporti tra residenza e servizi collettivi, sembra essere pertinente oggi anche per questo quartiere, dando credito all'orientamento contemporaneo verso il recupero e la riqualificazione di aggregati urbani storici piuttosto che incentivare un'urbanistica espansiva, che crea sacche di segregazione oltre a erodere risorse di suolo agricolo.
Fonti archivistiche
Fondo Mario Terzaghi. Comune di Milano. Centro di alti studi sulle arti visive - CASVA - scheda fondo vedi »
Fondo Mario Terzaghi. Comune di Milano. Centro di alti studi sulle arti visive - CASVA - sito vedi »
Bibliografia
Daglio L., La casa popolare in Lombardia 1903-2003, Pavia. Quartiere Scala, Milano 2004, pp. 262-263
Credits
Compilatore: Premoli, Fulvia (2015)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio