Mercato Ortofrutticolo - MOF (ex)
Mantova (MN)
Indirizzo: Strada Mantovanella 41 - Gambarara, Mantova (MN) (vedi mappa)
Tipologia: architettura industriale e produttiva; stabilimento produttivo
Caratteri costruttivi:
- strutture: grandi arcate in cemento armato a forma di iperbole
- facciata: pannelli in cemento e vetro
- coperture: lastre di laterizio e cemento-amianto, ora rimosse
- serramenti: in ferro
Cronologia:
- progettazione: 1952
- completamento: 1965
- data di riferimento: 1952
Autori:
- progetto: De Togni ingegnere
Uso:
- (attuale) non utilizzato
- (storico) mercato; produzione
Condizione giuridica: proprietà privata
Descrizione
Il capannone, oggi in disuso come tutta l'area, fa parte di un complesso di quattro edifici nato come fabbrica di concimi e successivamente riconvertito come stoccaggio e spedizione di ortofrutta. I caratteri costruttivi dell'insieme si basano su elementi strutturali in cemento armato prefabbricati e assemblati in sito, con il necessario completamento di coperture e tamponamenti eseguiti in opera. Ne deriva un'immagine peculiare, di architettura funzionale ma non elementare, partecipe di quella "architettura degli ingegneri" che prende le mosse dallo sviluppo della grande industria in Europa e si presenta qui in una declinazione locale ma non provinciale. L'edificio di gran lunga più rilevante è il grande deposito a sezione iperbolica (un'area di oltre millecinquecento metri quadri, un'altezza in chiave di quindici metri) dove la struttura di archi di cemento armato guida la forma stessa dell'architettura coincidendo con essa. La sottile copertura, in laterizio e cemento-amianto, segue l'andamento degli archi interrompendosi a metà del suo sviluppo in due lucernari longitudinali e concludendosi con un terzo, sommitale, anch'esso aperto sui due lati. I due fronti di accesso sono scanditi da una meditata griglia di vetro e cemento, che arricchisce l'esterno di decoro funzionale e l'interno di ulteriore luce. Sarebbe doveroso parlare al passato perché il tetto, per la sua nocività, è stato rimosso nell'agosto del 2015 lasciando la struttura esposta alle intemperie e priva di un futuro certo. Tuttavia la rilevanza dell'oggetto, che è innegabilmente un testimone della storia industriale di Mantova, meriterebbe una presa in carico immediata e consistente di questa che potrebbe essere una straordinaria risorsa per la vita culturale di Mantova.
Notizie storiche
Le vicende dell'ex-MOF, con la sua vasta e nociva copertura di amianto, sono presenti nel dibattito del quartiere Gambarara dalla fine degli anni Novanta. La rimozione dell'amianto, finalmente eseguita dalla proprietà attuale succeduta alla dismissione della struttura, non va tuttavia, purtroppo, oltre questo pure ineludibile impegno (peraltro onorato in tempi tutt'altro che solleciti). Non pare esservi infatti alcuna strategia di intervento che sia nota, nè da parte della proprietà nè da parte degli Enti pubblici territoriali, sui destini di quest'opera che pure è protetta dalla Soprintendenza. Forse nell'attesa che il degrado definitivo del complesso lasci spazio a una radicale trasformazione immobiliare?
Bibliografia
Ordine Architetti P.P.C.della Provincia di Mantova, Modernità dell'architettura nel territorio mantovano, Mantova 2003, pp. 29-30
Credits
Compilatore: Premoli, Fulvia (2015)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio