Convento e Istituto della Beata Vergine Addolorata
Milano (MI)
Indirizzo: Via Calatafimi 10 - Milano (MI) (vedi mappa)
Tipologia: architettura religiosa e rituale; convento
Caratteri costruttivi:
- strutture: travi e pilastri in cemento armato; solai e orditura del tetto in laterizio armato
- facciata: tessere esagonali in clinker marrone per i fronti principali; beola tagliata a punta sui fianchi del complesso
- coperture: a falde leggermente inclinate, con manto in tegole marsigliesi di colore nero
- serramenti: in abete verniciato di bianco
Cronologia:
- progettazione: 1946 - 1955
- esecuzione: 1947 - 1955
- data di riferimento: 1946 - 1955
Committenza: Pia Unione di Beneficenza Istituto Beata Vergine Addolorata
Autori:
- progetto: Caccia Dominioni Luigi
- progetto strutture: Dubini Vittorio
- progetto del verde: Vigoni Ignazio
Uso: convento
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Descrizione
L'edificio, residenza di un ordine religioso femminile, è costituito da un corpo in linea di cinque piani, affiancato sul retro da tre volumi minori per scale e servizi e, verso via Sambuco, da due ali di altezza ridotta, destinate alla cappella e all'aula principale. Il piano rialzato è occupato da ingresso e refettori; il primo piano ospita un loggiato su cui affacciano le aule di studio; il terzo e il quarto sono destinati ai dormitori comuni e, infine, il quinto alle celle per le monache. Le facciate del convento sono caratterizzate dall'uso di un rivestimento in tessere esagonali di gres marrone, alternate (sul retro del complesso) a identiche forme cave che scandiscono il ritmo delle griglie, poste a protezione degli affacci più privati e in grado di generare suggestivi giochi di luce. L'intero complesso è modulato dalla presenza di pilastri intonacati di bianco, e dunque in netto contrasto con il rivestimento in tessere ceramiche, che spiccano in corrispondenza della loggia comune al primo piano e di quella al quinto, che svuota il coronamento dell'edificio.
Notizie storiche
L'edificio, realizzato a più riprese tra il 1947 e il 1955, era parte integrante di un progetto esteso a tutta la proprietà dell'Istituto Beata Vergine, che arrivava a lambire la via Cosimo del Fante e prevedeva la realizzazione di una chiesa di dimensioni molto maggiori rispetto alla cappella effettivamente realizzata.
Documentazione allegata
- Prospetto su via Sambuco (Archivio Luigi Caccia Dominioni). NON PUBBLICABILE
- Planimetria generale dell'intervento (Archivio Luigi Caccia Dominioni). NON PUBBLICABILE
- Pianta del piano rialzato (Archivio Luigi Caccia Dominioni). NON PUBBLICABILE
Fonti archivistiche
Archivio Luigi Caccia Dominioni, Milano - scheda fondo vedi »
Bibliografia
Casabella, Milano 1955, n. 207
Aloi R., Nuove architetture a Milano, Milano 1959
Pica A., Architettura moderna in Milano. Guida, Milano 1964, p. 16
Grandi M./ Pracchi A., Milano, guida all'architettura moderna, Bologna 1980, p. 287
Crippa M.A., Luigi Caccia Dominioni. Flussi, spazi e architettura, Torino 1996, p. 48
Triunveri E., Domus, Itinerario n.131, Luigi Caccia Dominioni e Milano, Milano 1997, n. 790
Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 259
Irace F./ Marini P. (a cura di), Luigi Caccia Dominioni. Case e cose da abitare. Stile di Caccia, Venezia 2002, pp. 43-44
Gavazzi A./ Ghilotti M., Luigi Caccia Dominioni, Milano 2015, pp. 20-23
Credits
Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio