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Casa in via Gavirate 27
Milano (MI)

Indirizzo: Via Gavirate 27 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni

Caratteri costruttivi:

  • strutture: solai a sbalzo in cemento armato e pilastri cavi in cemento armato precompresso
  • facciata: pannelli di tamponamento in legno e vetro
  • coperture: piana praticabile e in parte a giardino e terrazza
  • serramenti: in legno

Cronologia:

  • progettazione: 1956
  • esecuzione: 1959 - 1961
  • data di riferimento: 1956 - 1961

Committenza: Cooperativa edilizia CZ1

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

La casa di via Gavirate è un condominio di nove appartamenti con una superficie media di circa 100 metri quadrati ad alloggio, organizzati a gruppi di tre - uno per piano - in altrettanti corpi cilindrici, del diametro di 12 metri. I volumi a pianta circolare sono sollevati dal suolo grazie a piloni larghi 180 cm. - cavi, per consentire il passaggio degli impianti - a cui si ancorano le piastre in cemento precompresso che reggono le solette degli alloggi sovrastanti, liberati dagli ingombri strutturali e quindi estremamente flessibili dal punto di vista della distribuzione interna. Per ciascun appartamento, introverso e panottico, i progettisti offrono ai condomini non solo la possibilità di scegliere se realizzare partizioni interne semplici o costituite da pareti attrezzate con librerie e armadiature, ma anche quella di gestire i propri affacci sul verde circostante, grazie a un sistema di tamponamenti di facciata in legno e vetro, a tutta altezza, che si adatta all'interno domestico pur mantenendo coerente l'immagine dell'edificio nel suo complesso. I tre volumi principali sono collegati al piano terra da un nucleo centrale, composto da un viale d'ingresso che conduce all'atrio di forma irregolare con scale ed ascensore e che distribuisce anche l'accesso al bilocale per il custode. Gran parte della superficie lasciata libera è destinata a giardino, che si spinge fin sotto i corpi cilindrici e che in corrispondenza dell'atrio si trasforma in spazio attrezzato per il gioco dei bambini Ai piani superiori, lo spazio interstiziale si risolve in una loggia aperta di dimensioni ridotte, con gli elementi di distribuzione posti agli angoli opposti della figura planimetrica generata dall'accostamento dei cilindri. Gli appartamenti all'ultimo piano sono collegati - attraverso una scala a chiocciola - a un giardino pensile e ad una terrazza comune, ricavati in copertura e protetti da un'alta fascia in cemento che corona i tre blocchi.

Notizie storiche

L'edificio fu commissionato dalla Cooperativa edilizia CZ1, composta da nove funzionari statali riunitisi per costruire i propri alloggi in un'area nei pressi di San Siro. La concezione di estrema flessibilità interna e di facciata che caratterizza l'edificio, salutata nel 1961 dal "Corriere lombardo" come esempio di casa dell'avvenire, è alla base del coevo progetto che lo stesso gruppo di progettisti stava affrontando con la casa di via Quadronno (1956-1960). La critica architettonica ha notato come la soluzione strutturale per il condominio di via Gavirate, basata su solai a sbalzo da un nucleo centrale, sia riconducibile all'esperienza di Morassutti nella comunità di Taliesin guidata dal maestro Frank Lloyd Wright, la cui sede per la Johnson Wax ha certamente influenzato il progetto (Barazzetta G./ Dulio R., 2009).

Documentazione allegata

  • Schizzo prospettico del giardino sotto i cilindri del complesso (Archivio Angelo Mangiarotti)
  • Prospetto nord-est. (Archivio Angelo Mangiarotti)
  • Schizzo del prospetto verso il giardino. (Archivio Angelo Mangiarotti)
  • Schizzo prospettico del complesso visto da via Gavirate. (Archivio Angelo Mangiarotti)
  • Sezione longitudinale. (Archivio Angelo Mangiarotti)
  • Planimetria del piano tipo. (Archivio Angelo Mangiarotti)
  • Vista d'insieme del complesso poco prima della chiusura del cantiere. Stampa fotografica b/n. (Archivio Angelo Mangiarotti)
  • L'edificio visto da via Gavirate, negli anni Ottanta. Stampa fotografica a colori. (Archivio Angelo Mangiarotti)

Fonti archivistiche

Archivio Angelo Mangiarotti, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Angelo Mangiarotti, Milano - sito vedi »

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Fondazione Aldo Pio Favini e Anna Gatta, Gaggiano (MI) - sito vedi »

Fondo Aldo Favini. Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo, Archivi Storici

Fondo Bruno Morassutti. Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti - scheda fondo vedi »

Fondo Giorgio Casali. Università IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Archivio Progetti - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Architectural Forum, Mushrooms milanese, 1961, novembre, p. 182

Domus, La casa a tre cilindri a S. Siro, Milano 1962, n. 387, febbraio, pp. 1-10

Pica A., Architettura moderna in Milano. Guida, Milano 1964, p. 28

Architectural Design, House at S. Siro, Milan, 1964, vol. XXXIV, n. 3, marzo, p. 147

Bona E.D. (a cura di), Angelo Mangiarotti: il processo del costruire, Milano 1980, p. 69

Nardi G., Angelo Mangiarotti, Rimini 1997, pp. 131-134

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, pp. 310-311

Finessi B., Su Mangiarotti. Architettura design scultura. 72 progetti, 227 inediti, 3 contributi critici, Milano 2002, pp. 44-47

Barazzetta G. (a cura di), Aldo Favini. Architettura e ingegneria in opera, Milano 2004

Barazzetta G./ Dulio R. (a cura di), Bruno Morassutti, progetti e opere 1920-2008, Milano 2009

Burkhardt F. (a cura di), Angelo Mangiarotti, opera completa, Milano 2010

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio