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Metanopoli
San Donato Milanese (MI)

Indirizzo: Viale Alcide De Gasperi - San Donato Milanese (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; quartiere

Caratteri costruttivi:

  • strutture: tecnologie costruttive miste (dalla struttura in cemento armato a scheletri autoportanti in acciaio)
  • facciata: tecnologie costruttive miste (dall'intonaco civile al curtain-wall)
  • coperture: tecnologie costruttive miste, con coperture sia piane sia a falde
  • serramenti: in legno; in alluminio

Cronologia:

  • progettazione: 1952 - 1991
  • esecuzione: 1952 - 1991
  • data di riferimento: 1952 - 1991

Committenza: Società ENI - Ente Nazionale Idrocarburi

Autori:

Uso: abitazione/ servizi/ ufficio

Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/privata

Descrizione

L'idea di Metanopoli nasce agli inizi del 1952, quando Enrico Mattei - a capo della neonata Società ENI - affida a Mario Bacciocchi la stesura del masterplan per un'area a cavallo della via Emilia, nel comune di San Donato Milanese, entro cui realizzare una città-giardino che integri funzioni residenziali, sociali e produttive in un nuovo modello urbanistico, poi internazionalmente apprezzato. La peculiarità della scelta di Mattei è riscontrabile nel fatto che, a differenza di quanto avvenuto in simili occasioni progettuali attuate sia in Italia sia all'estero (Ivrea e l'Olivetti, per esempio), Metanopoli non nasce come operazione di riqualificazione o ampliamento di un complesso esistente, ma come città fondata ex-novo. Il piano urbanistico è centrato intorno all'asse di via Alcide De Gasperi, che svolge il ruolo di spina dorsale nella distribuzione urbana delle funzioni pubbliche previste. Tra queste spiccano le chiese di Sant'Enrico in Bolgiano - opera di Ignazio Gardella realizzata tra il 1962 e il 1966 - e quella di Santa Barbara, costruita da Bacciocchi intorno al 1955. Il masterplan non prevede tuttavia rigide maglie geometriche, da trasformare in lotti edificabili, quanto piuttosto uno schema libero e aperto che introduce il fattore tempo: i comparti edilizi in cui l'area è suddivisa, ribattezzati "quadre" dallo stesso Bacciocchi, altro non sono che ampi spazi verdi in cui realizzare - quando necessario - gli ampliamenti connessi all'evoluzione demografica e produttiva dell'insediamento, immaginate per i trent'anni successivi. Una visione rivelatasi vincente, poiché dagli anni Cinquanta agli anni Novanta Metanopoli è stata in grado di accogliere - senza mai tradire la propria immagine - esperienze architettoniche molto diversificate, che vanno dalle "case a vita di vespa" di Vittorio Gandolfi (1956-1957), ai tre palazzi per uffici della SNAM: il primo, di Nizzoli e Oliveri (1955-1957); il terzo, costruito dallo studio di Franco Albini (1969-1973); il quinto, di Gabetti e Isola (1985-1991). Opere che, nel loro complesso, contribuiscono a rendere Matanopoli un vero e proprio museo a cielo aperto della storia urbanistica e architettonica italiana.

Notizie storiche

Come previsto fin dal progetto iniziale di Bacciocchi, l'impianto di Metanopoli ha subito accomodamenti e espansioni nel corso degli anni: tra il 1965 e il 1975, Bacigalupo e Ratti hanno disegnato una serie di piani urbanistici integrati, che si sono spinti anche oltre il confine dell'area di proprietà dell'ENI (per esempio, il Piano Regolatore Generale di San Donato, redatto tra il 1968 e il 1970, e il piano di urbanizzazione residenziale e terziaria del 1972). Agli anni Novanta risalgono invece un progetto per il nuovo "Quartiere degli Affari", disegnato da Kenzo Tange (1991), e il piano per la valorizzazione delle aree intorno a Metanopoli, che ha visto coinvolti tra gli altri Mario Bellini, Vittorio Gregotti, Antonio Monestiroli, Gino Valle (1999).

Fonti archivistiche

Archivio Franco Albini e Franca Helg, Fondazione Franco Albini, Milano - scheda fondo vedi »

Archivio Franco Albini e Franca Helg, Fondazione Franco Albini, Milano - sito vedi »

Archivio Isolarchitetti, Torino - sito vedi »

Fondo Bacigalupo e Ratti. Università degli studi di Parma. Centro studi archivio comunicazione - CSAC

Fondo Ignazio Gardella. Università degli studi di Parma. Centro studi archivio comunicazione - CSAC - scheda fondo vedi »

Fondo Marcello Nizzoli. Università degli studi di Parma. Centro studi archivio comunicazione - CSAC

Fondo Mario Terzaghi. Comune di Milano. Centro di alti studi sulle arti visive - CASVA - scheda fondo vedi »

Fondo Mario Terzaghi. Comune di Milano. Centro di alti studi sulle arti visive - CASVA - sito vedi »

Bibliografia

Sermisoni S. (a cura di), Metanopoli. Attualità di un'idea, Milano 1995

Fiano E./ Guidarini S., Domus, Snam e Metanopoli, Milano 1999, n. 851, maggio, pp. 123-130

Magni F., Lo studio Bacigalupo Ratti e l'ENI (1955-1980). Rappresentazione della modernità ed etica della professione, Milano 2011

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio