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Palazzo Zanoletti
Milano (MI)

Indirizzo: Via Alberico Albricci 8 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni, negozi e uffici

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • facciata: marmo Perlino bianco (basamento fino al secondo piano); litoceramica
  • coperture: piana, in parte a terrazza e in parte a verde (alterata)
  • serramenti: in alluminio anodizzato (fino al secondo piano); in legno di rovere a battente verticale (piani superiori)

Cronologia:

  • progettazione: 1939 - 1942
  • esecuzione: 1940 - 1942
  • data di riferimento: 1939 - 1942

Committenza: Alpaca Immobiliare Spa; Zanoletti, Ferdinando

Autori:

Uso: abitazione/ negozio/ ufficio

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Per l'edificio al civico 8 - conosciuto anche come Palazzo Zanoletti dal cognome del commendatore che lo commissionò - l'elemento chiave è la lettura della facciata, che risponde ai canoni progettuali di astratto rigore tipici dell'architettura di Asnago e Vender puntando verso la semplificazione strutturale e plastica, in favore della concezione della facciata come membrana sottile e levigata. L'impianto distributivo prevede lo sdoppiamento dei collegamenti verticali, con una splendida scalinata (alterata nel tempo) che serve i primi quattro piani. Un'altra scala, sul retro del medesimo atrio - disegnata con parapetti in vetro retti da sottili guide in metallo per i primi due piani, sostituiti da una più tradizionale soluzione in muratura con rivestimento marmoreo ai livelli superiori - collega il piano terra alle abitazioni degli ultimi tre. Al piano terra si trovano, oltre agli spazi di servizio e alla portineria, locali commerciali affacciati su strada che si sviluppano su due livelli, collegati da una scala interna, secondo il tipico schema del negozio con mezzanino. Ai piani destinati ad uffici, un corridoio centrale distribuisce le varie unità immobiliari, mentre i servizi comuni si concentrano sulla facciata principale. Il fronte è tripartito in funzione del tipo di serramento che definisce il piano: terra e mezzanino hanno vetrine commerciali; aperture rettangolari con serramento a croce per il primo e secondo piano; porte-finestra con allineamento verticale a bandiera, rispetto alle aperture del basamento, bucano quelli superiori. Questa scansione si ripete anche nell'uso dei rivestimenti, che vanno dal marmo perlino bianco per il basamento e il doppio piano nobile, alle mattonelle ceramiche marroni dei livelli successivi. Qui i serramenti metallici, arretrati rispetto al filo facciata, anticipano la soluzione adottata all'ultimo piano, dove l'arretramento si fa tanto marcato da consentire la creazione di piccole logge.

Notizie storiche

Lungo via Albricci affacciano un gruppo di costruzioni - tra loro adiacenti - che Asnago e Vender progettarono tra il 1939 e il 1957 e che compongono tre fronti di un ampio e strategico isolato. Questi sono configurati a partire dalla trama di rapporti tra i vari elementi di un linguaggio architettonico mirato a riscattare, attraverso la qualità formale, gli edifici stessi dalla convenzionalità dell'isolato chiuso, sempre alto e uguale a se stesso, imposta dall'ormai anacronistico piano di attuazione della Racchetta. Il tutto però non si traduce in una banale uniformità dei prospetti delle tre diverse costruzioni, che invece mantengono la propria autonomia, grazie a lievi discordanze nell'uso di identici elementi, come le finestre che si dispongono secondo ritmi autonomi dettati da esigenze costruttive diverse. La copertura dello complesso, originariamente risolta con la terrazza, in parte lastricata ed in parte a prato, è stata sopraelevata con un volume concluso da un tetto a falda. Nel 2004 sono stati portati avanti lavori di ristrutturazione, su progetto Giancarlo Marzorati, dall'impresa Vasie s.r.l..

Documentazione allegata

  • Stampa fotografica b/n. (Archivio Asnago e Vender)
  • Stampa fotografica b/n. (Archivio Asnago e Vender)
  • Stampa fotografica b/n. (Archivio Asnago e Vender)
  • Fotografia Olivo Barbieri. (Archivio Asnago e Vender)
  • Pianta. Da bibliografia: Zucchi, Cadeo, Lattuada, 1998. (Archivio Asnago e Vender)
  • Pianta. Da bibliografia: Zucchi, Cadeo, Lattuada, 1998. (Archivio Asnago e Vender)
  • Pianta. Da bibliografia: Zucchi, Cadeo, Lattuada, 1998. (Archivio Asnago e Vender)

Fonti archivistiche

Archivio Asnago e Vender, Seveso (MB) - scheda fondo vedi »

Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Ponti G., Lo stile nella casa e nell'arredamento, Stile di domani. Su alcune architetture di Asnago e Vender, Milano 1943, n. 35, pp. 14-18

Giolli R., Casabella Costruzioni, Architetture che fanno quadro, Milano 1943, n. 191-192, novembre-dicembre, pp. 36-42

Bottoni P., Antologia di edifici moderni in Milano, Milano 1954, pp. 60-63

Pagani C., Architettura italiana oggi, Milano 1955

Aloi R., Nuove architetture a Milano, Milano 1959

Grandi M./ Pracchi A., Milano, guida all'architettura moderna, Bologna 1980, p. 314, scheda 375

Albertini A./ Novati M., Asnago/Vender architetti, Como 1986

Polano S., Guida all'architettura italiana del Novecento, Milano 1991, pp. 126-127

Consalez L./ Peirone S., Asnago e Vender. L'isolato di via Albricci a Milano, Firenze 1994

Irace F., Milano moderna, architettura e città nell'epoca della ricostruzione, Milano 1996, pp. 118-126

Cadeo F./ Lattuada M./ Zucchi C., Asnago e Vender. L'astrazione quotidiana. Architetture e progetti 1925-1970, Milano 1999

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 200

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio