Il condominio di via Pisacane, progettato su incarico dell'avvocatessa Giannina Goldstein, si eleva per quattro piani fuori terra e un seminterrato. S'inserisce in una cortina edilizia continua saldandosi a due fabbricati preesistenti che ne chiudono i prospetti laterali, ma ne supera notevolmente l'altezza divenendo punto di riferimento nella sequenza di facciate che prospettano sulla strada. Il volume si configura, quindi, come una piccola torre e la sua verticalità viene sottolineata dalle scelte progettuali compiute da Caccia Dominioni in merito al fronte principale: in un partito geometrico serrato e simmetrico, la porzione centrale della muratura è solcata da un'esile feritoia verticale, conclusa al piede del complesso dal raffinato dettaglio di un gocciolatoio in rame, che si fonde con il profilato attraverso cui si evidenzia l'arcuata architrave del portone d'ingresso. Il basamento è rivestito con lastre di trachite, utilizzata anche per le cornici delle finestre e posta a contrasto con il rivestimento in piccole tessere di cotto lucido, dalla superficie irregolare, che fanno vibrare il prospetto quando colpito dai raggi solari. Il coronamento è invece segnato da un alto cornicione in metallo, su cui poggiano i parapetti e le volute di un gazebo disegnato sulla copertura piana a terrazza.

Il corpo di fabbrica di Caccia Dominioni è stato realizzato in sostituzione di un edificio demolito che già insisteva sul lotto, di cui recupera le volumetrie.

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio