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Edificio per abitazioni GESCAL
San Pellegrino Terme (BG)

Indirizzo: Via Pregalleno 4 - San Pellegrino Terme (BG) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni

Caratteri costruttivi:

  • strutture: setti portanti e solette in cemento armato
  • facciata: mattoni a vista, giuntati a sorella
  • coperture: a due falde, con manto in coppi
  • serramenti: in legno

Cronologia:

  • progettazione: 1972
  • esecuzione: 1974
  • data di riferimento: 1972 - 1974

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

L'edificio sorge su un lotto posto in posizione particolare, a cavallo tra un'ansa del fiume Brembo e i primi pendii della periferia di San Pellegrino Terme, e segue la naturale giacitura della valle sottostante. Destinato ad appartamenti, è frutto dell'accostamento di tre diversi volumi (di tre, quattro e cinque piani fuori terra), ciascuno organizzato in un corpo doppio simmetrico rispetto al proprio vano-scala. Quest'ultimo, posto in posizione baricentrica, è chiaramente segnalato in facciata da una profonda feritoia verticale che, sul retro, è ulteriormente evidenziata dall'inserimento di una slanciata canna fumaria sospesa sull'architrave dei portali d'accesso. Come per il progetto delle case della Mapellina (firmato da Crotti in collaborazione con Andrea Tosi), i fronti giocano sul contrasto tra la struttura portante a vista - realizzata con setti e solette in cemento armato - e i tamponamenti in mattoni paramano, giuntati secondo lo schema detto "a sorella". Nella partitura muraria si aprono finestre a tutta altezza, con andamento verticale, che contribuiscono a smorzare l'effetto della lunga dimensione orizzontale dell'edificio. In aggetto dalle facciate sporgono i volumi dei balconi e i prospetti sono conclusi da tetti a doppia falda, con manto in coppi. Il piano terra, passante grazie a un portico continuo rivolto a la valle, è in parte destinato ad autorimessa.

Notizie storiche

Il progetto e la costruzione dell'edificio sono stati finanziati con fondi del piano Gescal (acronimo di Gestione Case Lavoratori), che nacque nel febbraio 1963 dalla trasformazione del precedente Piano INA-Casa e che era destinato alla costruzione ed alla assegnazione di case ai lavoratori e loro famiglie. Rimase ufficialmente in vigore fino al 1973, l'ente che gestiva i finanziamenti ha in realtà continuato ad essere operativo fino al 1992 . Il meccanismo prevedeva che le sovvenzioni derivassero da prelievi effettuati direttamente sulle retribuzioni di dipendenti pubblici e privati e su contributi versati dalle imprese.

Fonti archivistiche

Archivio Crotti Sergio e Invernizzi Enrica, Bergamo - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Bertelli G./ Brambilla M./ Invernizzi M., Bergamo. Cent'anni d'architettura 1890-1990, Bergamo 1994, pp. 146-147

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio