La chiesa si trova nel parco della Villa Cagnola, nei pressi di un secolare cedro del Libano verso cui il progetto rivolge la propria attenzione. La pianta dell'edificio è ad un'unica aula, che si risolve in un semplice volume ad altezza costante. Uno dei fianchi è però interamente aperto sulla preesistenza verde: la parete laterale si dissolve, infatti, in uno schermo trasparente a tutta altezza, scandito da setti posti in diagonale a cui si appoggiano gli altari minori. In questo modo si generano viste prospettiche rivolte all'esterno, incorniciate dai sottili telai in alluminio verniciato scuro. Sul fronte opposto, invece, la parete lunga è composta come successione di pannelli verticali pieni, posizionati a cavallo delle travi in cemento armato che reggono il tetto e che sporgono dalla facciata. Sotto le travi, lunghe feritoie che arrivano al pavimento. Le fronti sono interamente rivestite in tessere di mosaico di marmo marrone, posto a contrasto con il cemento intonacato bianco che segna gli elementi orizzontali della composizione quali la tettoia in aggetto, che protegge il portale d'ingresso in legno. La chiesa è collegata alla villa da una pensilina vetrata.

Villa Cagnola è complesso monumentale del secolo XVII che oggi ospita l'Istituto Superiore di Studi Religiosi, un centro convegni e un ristorante , di proprietà di un ente cattolico. Alla villa è conservata la "Collezione Cagnola", importante raccolta di dipinti dei più grandi maestri dal XIII al XIX secolo a cui si aggiungono arazzi, sculture, mobili, maioliche e porcellane provenienti dalle più importanti manifatture d'Europa. È immersa in un parco secolare, con rari e preziosi esemplari di cedri del Libano, cedri dell'Himalaya, cedri d'Atlante, magnolie e rovere, platani, faggi rossi e sequoie.

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio