Palazzo Uffici Finanziari e del Tesoro dello Stato
Varese (VA)
Indirizzo: Via Frattini, 1-3(P) - Varese (VA) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; palazzo
Caratteri costruttivi:
- strutture: travi e pilastri in cemento armato; solai in laterocemento
- facciata: pannelli prefabbricati in graniglia di pietra grigia
- coperture: a falde inclinate, con manto in tegole olandesi
- serramenti: in alluminio anodizzato
Cronologia:
- progettazione: 1965 - 1973
- esecuzione: 1965 - 1973
- data di riferimento: 1965 - 1973
Committenza: Ministero del Tesoro
Autori:
- progetto: Gardella Ignazio
Uso: ufficio
Condizione giuridica: proprietà Stato
Descrizione
L'edificio, commissionato dal Ministero del Tesoro quale sede degli uffici finanziari per la provincia di Varese, è un lungo corpo in linea innestato con un volume secondario a pianta quadrata che, in corrispondenza degli impianti di risalita, aggetta dai fronti principali determinando un netto scarto volumetrico. Si sviluppa su sei piani fuori terra e un basamento seminterrato, che si differenzia matericamente dalle pareti esterne dei piani superiori, realizzate con elementi prefabbricati in graniglia di pietra grigia. I fronti sono scanditi da una fitta sequenza di finestre verticali, chiuse da serramenti in alluminio anodizzato, che nel loro complesso incidono orizzontalmente il volume in linea, mentre il corpo delle scale -più alto rispetto a quello destinato agli uffici - è segnato da aggetti digradanti verso il basso, con aperture a nastro. Gli interni sono costituiti da una doppia fila di uffici, distribuiti da un lungo corridoio centrale su cui si aprono gli accessi. Ciascun livello garantisce un certo grado di flessibilità planimetrica, grazie anche all'adozione di un'ossatura in calcestruzzo armato calibrata in funzione del ritmo delle finestre. L'ultimo piano, destinato ad ospitare impianti, è coperto da falde inclinate con manto in tegole olandesi e ha un'altezza ridotta. Completamente cieco lungo i fronti maggiori, ripropone un tema già affrontato da Gardella con l'introduzione di un raccordo curvo tra la facciata e lo sporto di gronda, che definisce in maniera netta il coronamento del blocco.
Notizie storiche
L'edificio di Gardella presenta numerose analogie con la sede degli uffici per l'Alfa Romeo di Arese, che l'architetto disegnò negli anni Settanta insieme al figlio Jacopo e ad Anna Castelli Ferrieri e che ripropone il gioco di un lungo corpo in linea intersecato da un volume a pianta quadrata. In questo caso, però, il blocco viene posto a delimitare le due testate dell'edificio, scandito da finestre a nastro e sormontato dall'aggetto di un piano attico e interamente scandito da finestre a nastro. L'edificio di Varese oggi ospita la sede della Direzione Provinciale dell'Agenzia delle Entrate.
Documentazione allegata
- Fotomontaggio del progetto. Stampa fotografica b/n. (Archivio Storico Gardella)
- Fotomontaggio del progetto. Stampa fotografica b/n. (Archivio Storico Gardella)
- Fotomontaggio del progetto. Stampa fotografica b/n. (Archivio Storico Gardella)
Fonti archivistiche
Archivio Storico Comunale, Varese
Archivio Storico Gardella, Milano
Fondo Ignazio Gardella. Università degli studi di Parma. Centro studi archivio comunicazione - CSAC - scheda fondo vedi »
Bibliografia
Samonà A., Ignazio Gardella e il professionismo italiano, Roma 1981
Porta M. (a cura di), L'architettura di Ignazio Gardella, Milano 1985
Crespi L./ Del Corso A., Un secolo di architettura a Varese, Firenze 1990, p. 146
Crespi L., Polis, Architettura a Varese. Gli ultimi cinquant'anni, 1997, n. 9
Guidarini S., Ignazio Gardella nell'architettura italiana: opere 1929-1999, Milano 2002
Credits
Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio