Condominio in via Cesari 3
Cremona (CR)
Indirizzo: Via Gaetano Cesari 3 - Cremona (CR) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni
Caratteri costruttivi:
- strutture: travi e pilastri in cemento armato
- facciata: intonaco civile tinteggiato di verde, in varie gradazioni; pietra (basamento e portale d'ingresso)
- coperture: a falde inclinate, con manto in coppi
- serramenti: in legno
Cronologia:
- progettazione: 1955
- esecuzione: 1955
- data di riferimento: 1955
Autori:
- progetto: Rastelli Vito
Uso: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Descrizione
L'edificio è un condominio d'abitazione sviluppato su sette piani fuori terra e un attico, posto perpendicolarmente alla via Cesari - cui mostra il fianco - e isolato rispetto alla cortina edilizia circostante da un piccolo giardino, che lo precede. Gli appartamenti sono distribuiti da un vano scala con due ascensori e sono serviti da logge, che aprono verso la città lo spazio giorno e ritmano in orizzontale la facciata principale. All'andamento così segnato si contrappone la vetrata continua che, in verticale, taglia il prospetto a segnalare la posizione del blocco di risalita e a rafforzare la lettura dello schema strutturale, segnato da pilastri lasciati a vista e sottolineati da un tono più scuro rispetto al verde dei tamponamenti intonacati. Basamento e portale d'ingresso sono rivisti in pietra, che contribuisce a determinare l'equilibrio tra sottili espedienti linguistici che fanno dell'edificio un "unicum" nel paesaggio architettonico cremonese, che "evidenzia come l'approccio di Rastelli al razionalismo non si manifesti come pedissequa declinazione di un lessico ormai maturo, ma sia costantemente reinventato ed integrato secondo la propria personale sensibilità" (Milone A. / Milone S. / Roncai L, 2002, p. 47).
Notizie storiche
Vito Rastelli (1892-1981) è uno dei più noti protagonisti dell'architettura cremonese, attivo per oltre cinquant'anni. Formatosi a Roma, apre il proprio studio nel 1923 inaugurando un intenso periodo dedicato alla progettazione di ville unifamiliari. Nel 1934, Rastelli vince il concorso per il Sacrario dei martiri fascisti, prima opera pubblica a cui seguiranno il restauro di Palazzo Fordi (1930-1932), la nuova sede della Società Canottieri "Leonida Bissolati"(1930-1932) e l'edificio considerato il capolavoro di Rastelli, ovvero la chiesa parrocchiale all'Isola Pescaroli (1957).
Fonti archivistiche
Archivio Storico Comunale, Cremona
Bibliografia
Milone A./ Milone S./ Roncai L., AL - Mensile d'informazione degli architetti lombardi, Vito Rastelli, architetto cremonese, Milano 2002, n. 12, dicembre, pp. 44-47
Credits
Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio