Condominio in viale Piave 22
Milano (MI)
Indirizzo: Viale Piave 22 - Milano (MI) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni e negozi
Caratteri costruttivi:
- strutture: travi e pilastri in cemento armato o in ferro (negozi); solai in laterizio
- facciata: rivestimento di intonaco tipo Fulget a grana fine bianco (struttura portante) e grigio (pareti di tamponamento)
- coperture: piana non praticabile
- serramenti: in metallo verniciato di bianco; in ferro color rosso (saracinesche negozi)
Cronologia:
- progettazione: 1950 - 1951
- esecuzione: 1950 - 1951
- data di riferimento: 1950 - 1951
Autori:
- progetto: Viganò Vittoriano; Pagani Carlo
Uso: abitazione/ negozio
Condizione giuridica: proprietà privata
Descrizione
L'edificio è una piccola torre residenziale, sviluppata su nove piani fuori terra di cui il primo destinato a negozi. Gli appartamenti, due per piano e di diverso taglio, sono distribuiti da una scala e due ascensori, uno dei quali sbarca direttamente sulla terrazza che - affacciata su un cortile retrostante - introduce agli ingressi di servizio che precedono le cucine. La zona giorno e le camere da letto si aprono invece su due balconate (lunghe cinque e sette metri) che sbalzano di oltre 230 centimetri dal filo della facciata rivolta a viale Piave. Concepite dai progettisti come vere e proprie stanze all'aperto, sono schermate a nord da muri portanti inclinati a quarantacinque gradi rispetto alla giacitura planimetrica principale. In questo modo il blocco edilizio assume diversa conformazione a secondo del punto da cui lo si osserva: se visto da nord, appare come un volume chiuso dai netti chiaroscuri; se visto da sud, si apre attraverso le ampie porte-finestra con apertura a fisarmonica che danno sulle terrazze. Alla mutevole percezione contribuiva anche l'originaria colorazione dei fronti, oggi perduta: l'intonaco a grana fine delle pareti esterne era bianco in corrispondenza delle strutture portanti, color testa di moro sugli elementi in secondo piano e grigio sui parapetti dei balconi; infine, le tende parasole esterne erano in brillanti toni di giallo e turchese. Uno dei negozi al piano terra ospitava la drogheria Raddrizzani, interamente progettata da Viganò.
Notizie storiche
Il condominio è parte di un più ampio e ambizioso progetto, disegnato a partire dal 1945, che prevedeva l'edificazione di altri corpi di fabbrica (uno dei quali destinato a cinematografo) spinti fino all'angolo con la via Belotti e mai realizzati. Nel corso degli anni sono state rimosse le saracinesche rosse dei negozi al piano terra e sono stati sostituiti i serramenti delle vetrine.
Fonti archivistiche
Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »
Fondo Vittoriano Viganò. Università della Svizzera Italiana, Fondazione Archivio del Moderno, Mendrisio - scheda fondo vedi »
Fondo Vittoriano Viganò. Università della Svizzera Italiana, Fondazione Archivio del Moderno, Mendrisio - sito vedi »
Bibliografia
Pagani C./ Viganò V., Domus, Architettura a Milano, Milano 1952, n. 269, aprile, pp. 14 -17
Bottoni P., Antologia di edifici moderni in Milano, Milano 1954, pp. 40-42
Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 233
Credits
Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio