Il Residence Porta Nuova è uno dei più significativi esempi dell'attività architettonica milanese degli agli anni Settanta nonché modello del linguaggio brutalista che, nel nostro paese, raggiunge il proprio apice in questo periodo. L'edificio - otto piani per uffici sopra un basamento destinato al commercio - è caratterizzato dall'uso di elementi prefabbricati in cemento saldati a formare le lunghe, alte e ininterrotte fasce marcapiano che sottolineano, insieme alle vetrate continue, l'andamento orizzontale del blocco affacciato su via Gioia. Sia le fasce, sia le finestre si piegano per proseguire lungo il fronte minore esposto a nord-est, mentre il prospetto a sud-ovest è completamente cieco. La composizione è chiusa in altezza da un alto cornicione, da cui aggetta uno scultoreo volume poggiato sulla copertura piana che segnala la posizione del corpo delle scale e degli ascensori.

L'edificio di Zanuso e Crescini è stato sottoposto, nel 2004, a un intervento di restauro e adeguamento funzionale attuato su progetto dello studio milanese Park Associati che si è aggiudicato il concorso a inviti bandito dalla proprietà. In questa occasione, sono stati rivisti gli spazi interni e lungo le fasce marcapiano sono stati inseriti elementi tubolari per l'illuminazione notturna. Attualmente, si sta concludendo l'intervento di riqualificazione dei percorsi e delle aree pubbliche di pertinenza del lotto.

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio