Si tratta di quattro case unifamiliari, identiche negli esterni, che sono state commissionate da quattro diversi clienti e pertanto adattate, negli interni, alle esigenze dei singoli. A un solo piano fuori terra, sono tra loro disposte su tre file a formare una scacchiera in cui con il lato dell'una è posto a filo di quello dell'altra. Ciascuna unità è disegnata come un semplice parallelepipedo - di dimensioni pari a 15x12 metri - in cui le pareti più lunghe sono muri ciechi in calcestruzzo armato, a cui si agganciano le travi reticolari in acciaio che reggono la copertura piana e che vengono proiettate sui fronti minori. Questi ultimi, aperti sui giardini ed esposti a ovest o a sud, sono variamente scanditi in dieci moduli di tamponati da pannelli in Glasal, di nuovo ciechi, o da vetrate a tutta altezza. La trave reticolare consente di eliminare tutti i supporti verticali interni, garantendo la flessibilità richiesta a ciascuna casa in quanto a distribuzione interna. Sotto la copertura esterna è stata poi creato un secondo involucro, che delimita l'unità abitativa vera e propria, e il vuoto tra le due strutture è stato sfruttato per realizzare una camera di compensazione termica che migliora le prestazioni climatiche interne e che ricorda, nella soluzione tipologica, il modello delle vecchie soffitte.

Come detto il progetto riguardava la costruzione di quattro unità, ma solo due hanno assunto la forma progettata da Piano e Rogers. I volumi ipotizzati ai civici 16 di via Varese e 17 di viale Lombardia sono, infatti, stati sostituiti da abitazioni tradizionali. La casa di viale Lombardia 15 è stata ristrutturata nel corso del 2003 ed entrambe le costruzioni hanno subito modifiche nelle finiture di facciata, in particolare per quanto concerne i colori adottati.

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio