Edificio polifunzionale in via San Raffaele 6
Milano (MI)
Indirizzo: Via San Raffaele 6 - Milano (MI) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; centro polifunzionale
Caratteri costruttivi:
- strutture: travi e pilastri in cemento armato
- facciata: lastre di granito rosa di Baveno e Serizzo Sempione (facciate esterne); marmo verde Issorie e Arenaria irlandese (facciate interne)
- coperture: piana non praticabile
- serramenti: profilati d'alluminio preverniciato blu petrolio
Cronologia:
- progettazione: 1983 - 1995
- esecuzione: 1983 - 1995
- data di riferimento: 1983 - 1995
Committenza: Comune di Milano; CGT Srl
Autori:
- progetto (capogruppo): Battisti Emilio
- impresa: Castelli Spa
Uso: albergo/ negozio/ servizi/ ufficio
Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/privata
Descrizione
Il complesso è articolato a partire da una pianta irregolare, che segue i confini del lotto, sviluppata in volumi di diversa altezza e destinazione d'uso che vanno dai due ai sei piani fuori terra. Raccordati da un cortile interno, i corpi di fabbrica sono resi permeabili attraverso una serie di percorsi pubblici, che risolvono razionalmente il problema della notevole complessità funzionale: la hall di un albergo, un ristorante e gli spazi commerciali sono distribuiti da un passaggio porticato al piano terra, mentre gli uffici - pubblici e privati - una sala congressi e le stanze dell'hotel si dispongono ai livelli superiori, che si raggiungono da camminamenti indipendenti sollevati alla quota del mezzanino. Rigorose geometrie scandiscono i fronti, che sono rivestiti in lastre di granito rosa di Baveno e Serizzo Sempione (per le facciate esterne) e di marmo verde Issorie e arenaria irlandese (quelle interne). Caratteristica peculiare dell'intervento è la soluzione d'angolo adottata da Battisti in corrispondenza dell'incrocio tra le vie San Raffaele e Santa Redegonda: uno spigolo acuto e cavo si spinge fino al margine del lotto, venendo enfatizzato dalla successione in altezza di pannelli forati da fitte fessure verticali.
Notizie storiche
Il complesso viene commissionato a Battisti per sanare una situazione di degrado urbano che si trascinava dal 1943, quando i bombardamenti alleati avevano distrutto un palazzo disegnato da Sebastiano Locati che occupava l'intero lotto (compreso in una delle più pregiate aeree urbane, a cavallo tra i Duomo e la Chiesa di San Fedele e ideale sfondo per il braccio est della Galleria Vittorio Emanuele II). Data la delicata situazione, il progetto ha avuto un iter lungo e complicato, che dai primi progetti redatti nel 1983 ha portato a concludere i lavori solo nel 1995. Dell'antico palazzo, Battisti ha riproposto l'articolazione in differenti volumi che si raccordano alle altezze degli edifici circostanti; nel progetto è stata poi inglobata la facciata, unico elemento superstite della preesistenza storica.
Fonti archivistiche
Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »
Fondo Emilio Battisti. Università della Svizzera Italiana, Fondazione Archivio del Moderno, Mendrisio - scheda fondo vedi »
Fondo Emilio Battisti. Università della Svizzera Italiana, Fondazione Archivio del Moderno, Mendrisio - sito vedi »
Bibliografia
Casabella, Milano 1982, n. 512, pp. 54-60
Basso Peressut L./ Valente I. (a cura di), Milano, architetture per la citta, 1980-1990, Milano 1989, p. 35
Casabella, Milano 1995, n. 629, p. 27
Abitare, Milano 1995, n. 349, pp. 144-151
Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 506
Biraghi M./ Lo Ricco G./ Micheli S. (a cura di), Guida all'architettura di Milano 1954-2014, Milano 2013, p. 146
Credits
Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio