Centro polifunzionale Santo Spirito
Bergamo (BG)
Indirizzo: Via Camozzi 95-97 - Bergamo (BG) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; centro polifunzionale
Caratteri costruttivi:
- strutture: travi, pilastri e setti in cemento armato
- facciata: piastrelle in ceramica; intonaco civile
- coperture: piana a parcheggio; a falde inclinate
- serramenti: in alluminio
Cronologia:
- progettazione: 1966 - 1971
- esecuzione: 1967 - 1971
- data di riferimento: 1966 - 1971
Committenza: Curia Vescovile di Bergamo
Autori:
- impresa: Impresa Augusto Adobati; Impresa Pietro e Claudio Sonzogni
- progetto: Sonzogni Vito
- progetto strutture: Lauletta Enzo
- direzione lavori: Rotini Filippo
Uso: negozio/ servizi/ ufficio
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Descrizione
Il complesso, conosciuto anche con il nome di "palazzo Jolly", occupa tre lotti adiacenti e realizza un volume di oltre duecentoquarantamila metri cubi, servito da cinquecento parcheggi (molti dei quali ricavati in copertura). Destinato a funzioni commerciali - nei livelli più bassi - e d'ufficio, ha a lungo ospitato sia un supermercato, sia un bowling: il progettista lo aveva infatti immaginato come "una macchina urbanistica per la promozione della città futura" (citato in Falchetti, 2003), in cui integrare destinazioni diverse e funzioni pubbliche e private. Si articola in diversi blocchi che si ancorano intorno a due corti interne, collegamento pedonale tra via Camozzi e via Tasso, da un lato, e via Pignolo dall'altro. Su via Camozzi, il complesso prospetta con una lunga facciata porticata al piano terra, sopra cui si tagliano fasce vetrate continue schermate, nel progetto preliminare, da sottili brie-soleil in cemento poi non realizzati. La porzione centrale è sviluppata su tre livelli, che aggettano sul sedime stradale andando a indicare l'accesso principale alla corte maggiore. Questa porzione del centro Santo Spirito si raccorda a due ali laterali che si alzano di altri due livelli, mentre l'angolo rivolto a via Pignolo è concluso da un volume eccentrico rispetto alla composizione: un piccolo corpo di fabbrica che ridefinisce la figura del palazzetto urbano, poggiato su un portico ad archi ribassati e sormontato da un paramento murario compatto, rivestito in ceramica e solcato da una moderna merlatura, ai piedi del tetto, e da coppie di finestre verticali binate.
Notizie storiche
L'edificio è valso a Sonzogni la vittoria di una medaglia di bronzo dal Comune di Bergamo, che lo ha premiato "per l'audacia delle funzioni proposte" (Falchetti, 2003) - realizzate su suggerimento del progettista invece del quartiere residenziale originariamente previsto dalla committenza - e per la riorganizzazione della complessa viabilità dell'area stretta tra i borghi Pignolo e Palazzo.
Fonti archivistiche
Archivio Vito Sonzogni, Bergamo - scheda fondo vedi »
Bibliografia
Sonzogni V., Monterosso e la sua chiesa, Principi dai quali si è desunto il disegno, Bergamo 1971
Leidi C., Immagini di Bergamo, Bergamo 1983
Barbero W., Bergamo, Milano 1984
Bertelli G./ Brambilla M./ Invernizzi M., Bergamo. Cent'anni d'architettura 1890-1990, Bergamo 1994
Credits
Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio