L'edificio, costruito per ospitare gli uffici della società Liquigas, s'inserisce in una cortina edilizia di cui riprende gli allineamenti, incuneandosi tra due preesistenze. L'impianto distributivo dell'edificio è basato su un androne pavimentato che dalla strada si spinge fino all'atrio in posizione baricentrica, in cui è collocata una scenografica scala elicoidale. L'attenzione principale di Minoletti è tuttavia rivolta principalmente alla facciata: il basamento, destinato a negozi, è scandito in sei campate, delle quali una (in posizione asimmetrica) accoglie il portone d'accesso; i piani compresi tra primo e sesto livello sono organizzati in un ritmo serrato di finestre verticali a tutta altezza, che consente un certo grado di libertà nel dimensionamento dei retrostanti uffici; l'attico, infine, conclude in altezza la composizione mediante una balaustra a protezione della terrazza continua che lo fronteggia. L'interesse della soluzione progettuale sta nella scelta di posizionare il sistema di oscuramento delle finestre - ottenuto con tende alla veneziana realizzate in acciaio - all'esterno del serramento in alluminio anticorodal, che alloggia un impianto d'illuminazione notturna. In questo modo ciascuna finestra, una volta chiusa la veneziana, si può trasformare in un cartellone pubblicitario luminoso che contribuisca a creare, in maniera rigorosa e architettonicamente controllata, il paesaggio notturno delle odierne metropoli.

La sede della Liquigas ha avuto un lungo iter progettuale, testimoniato da numerose varianti di progetto conservate presso l'Archivio Civico di Milano. Recentemente ha subito un intervento di ristrutturazione che ha modificato in parte i caratteri distributivi dell'edificio senza tuttavia snaturarne il carattere originario.

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio