Primo Palazzo SNAM
San Donato Milanese (MI)
Indirizzo: Piazza Vanoni 1-2 - San Donato Milanese (MI) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per uffici
Caratteri costruttivi:
- strutture: a telaio in acciaio protetto da calcestruzzo; fondazioni in calcestruzzo
- facciata: curtain-wall autoportante, in pannelli prefabbricati in lega di alluminio anticorodal anodizzata in nero
- coperture: piana non praticabile
- serramenti: in alluminio anodizzato
Cronologia:
- progettazione: 1955 - 1957
- data di riferimento: 1955 - 1957
Committenza: ENI - Ente Nazionale Idrocarburi
Autori:
- progetto: Nizzoli Marcello; Olivieri Giuseppe Mario
- direzione lavori: Servizio Costruzioni Edili SNAM
- impresa: Società SAE
Uso: ufficio
Condizione giuridica: proprietà privata
Descrizione
Il Primo Palazzo della SNAM è stato costruito come sede di rappresentanza della direzione ENI, che ancora oggi vi ha i propri uffici. Si compone di tre elementi, le cui piante sono generate dall'assemblaggio di esagoni: la torre degli uffici s'innalza per quindici piani fuori terra, raggiungendo un'altezza di cinquantacinque metri; l'edificio dei servizi generali, su due livelli, è collocato ad ovest mentre il volume della biblioteca - realizzato in maniera difforme rispetto al progetto di Nizzoli e Olivieri - occupa l'angolo est del giardino che collega tra loro i diversi blocchi. Insieme, disegnano una geometria poligonale complessa che genera scultorei volumi che rispondono perfettamente alla richiesta, mossa dalla committenza, di un complesso dal carattere peculiare, insolito e immediatamente riconoscibile. Nonostante la spiccata modernità del linguaggio, tuttavia, il complesso cerca le proprie radici nel rapporto con la tradizione delle torri lombarde di età romanica e del battistero di Cremona, che ha pianta esagonale. Il Palazzo ha struttura portante a telaio in acciaio, protetta da un rivestimento in calcestruzzo, e facciate in curtain wall autoportante realizzato in pannelli prefabbricati di lega d'alluminio anticorodal, anodizzata in nero. Il sistema costruttivo così composto è infatti in grado di soddisfare l'esigenza di ambienti flessibili, in cui organizzare uffici open space collocati lungo le fasce esterne della planimetria. Gli ambienti sono distribuiti da corpi-scala centrali che, insieme ai servizi al piano, costituiscono i core tecnologici del complesso.
Notizie storiche
Nizzoli e Olivieri hanno progettato anche una serie di pannelli decorativi in legno, che sono stati collocati nell'atrio e lungo i corridoi adiacenti. La hall ospita un grande bassorilievo in pietra, opera dello scultore Pericle Fazzini.
Opere d'arte
- bassorilievo in pietra (atrio)
autore: Fazzini Pericle
Fonti archivistiche
Fondo Marcello Nizzoli. Università degli studi di Parma. Centro studi archivio comunicazione - CSAC
Bibliografia
Fortini F., L'architettura. Cronache e storia, Paalzzo degli Uffici ENI a San Doanto Milanese, 1958, n. 36, ottobre 1958, pp. 368-381
Aloi R., Nuove architetture a Milano, Milano 1959, pp. 209-214.
Zucconi G., Storia urabna, La città aziendale. Metanopoli nella strategia del gruppo ENI, 1986, n. 34
Grandi M./ Pracchi A., Milano. Guida all'architettura moderna, Bologna 1988
Sermisoni S. (a cura di), Metanopoli. Attualità di un'idea, Milano 1995
Deschermeier D., Impero ENI. L'architettura aziendale e l'urbanistica di Enrico Mattei, Bologna 2009
Credits
Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio