L'asilo di via Santa Croce ha una pianta centrale imperniata intorno all'aula per le attività didattiche comuni, che costituisce il baricentro sociale e architettonico della scuola. Concepita come una sorta di piazza, questa vasta sala circolare che si apre direttamente sul giardino è circondata da un anello distributivo, oltre il quale si trovano le classi, i servizi e gli uffici che sono allocati in ambienti a pianta tronco-conica. Questa particolare disposizione, annulla la necessità di costruire spazi distributivi che sono tipici delle scuole tradizionali, in favore di una visione che promuove "la sensazione di democraticità architettonica e sociale" (Dorfles, 1960). Gli elementi di novità nel progetto di Arrighetti si sposano con soluzioni costruttive altrettanto interessanti: la struttura portante dell'asilo è costituita da setti radiali in cemento armato, che reggono una copertura risolta in un'unica, sottile volta in calcestruzzo con manto in lastre di rame che si piega a formare ripetute piegature radiali. Tra i dislivelli delle falde prismatiche così descritte si aprono finestre romboidali che illuminano l'anello radiale intorno alla sala comune. Quest'ultima invece prende luce da una vetrata a tutta altezza, che si apre sul giardino. Aule e uffici sono tamponanti con muri in mattoni a vista, entro cui sono collocate porte-finestra e finestre ad andamento verticale. In corrispondenza di ciascuna vela della copertura, il paramento murario s'interrompe per lasciare il posto ad aperture triangolari che appaiono come frontoni vetrati.

La scuola sorge su un lotto verde, che confina con il parco delle Basiliche e dista pochi metri dalla chiesa di Sant'Eustorgio. Inoltre, l'area s'incunea tra le vie Santa Croce e Calatafimi e l'edificio di Arrighetti sorge proprio alle spalle del celebre condominio costruito da Caccia Dominioni al civico 10 della seconda strada.

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio