Sopralzo della Banca Privata Finanziaria
Milano (MI)
Indirizzo: Via Verdi 7 - Milano (MI) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per uffici
Caratteri costruttivi:
- strutture: travi e pilastri in acciaio (sopralzo)
- facciata: curtain-wall in vetro e acciaio (sopralzo); intonaco civile e lastre di pietra per il basamento (edificio preesistente)
- coperture: a falde, con rivestimento in rame (sopralzo)
- serramenti: in alluminio (sopralzo); in legno (edificio preesistente)
Cronologia:
- progettazione: 1966 - 1969
- esecuzione: 1966 - 1969
- data di riferimento: 1966 - 1969
Committenza: Banca Finanziaria Privata
Autori:
- progetto: BBPR
Uso: ufficio
Condizione giuridica: proprietà privata
Descrizione
L'intervento nasce come incarico per la ristrutturazione di un edificio neoclassico che, agli inizi degli anni Trenta, era stato ampliato e rimaneggiato da Pier Giulio Magistretti. I BBPR approntano una soluzione che agisce su più livelli: gli interni vengono completamente ridisegnati, in particolare per quanto riguarda il piano terra, ora svuotato per far posto a un salone ellittico in cui posizionare gli sportelli della Banca. Preceduta da un atrio, anch'esso circolare e raggiungibile direttamente dalla strada, questa sala diventa il fulcro della composizione planimetrica, a cui si affiancano spazi di distribuzione e di rappresentanza che ne riprendono le forme. All'esterno, invece, la facciata della preesistenza storica viene ripulita dall'ordine gigante di lesene aggiunte agli inizi del secolo e al blocco si sottrae il sopralzo, che era stato realizzato negli stessi anni, per sostituirlo con un nuovo corpo di fabbrica. Interamente realizzato con struttura portante in acciaio a vista dipinta di blu e chiuso da un curtain-wall, il nuovo sopralzo si raccorda sia al contesto urbano (ristabilendo le altezze di gronda dei palazzi circostanti), sia all'edificio neoclassico: attraverso i propri montanti, riprende i ritmi delle aperture sottostanti, senza per questo rinunciare a dichiarare la propria modernità. Tra il palazzo originario e il nuovo volume i BBPR inseriscono inoltre un livello interamente porticato, che funge da netto elemento di stacco tra le due realtà architettoniche. Il rifacimento dell'edificio è poi completato da un tetto a mansarda, realizzato con manto di copertura in rame, dentro cui si aprono profonde finestre quadrate.
Notizie storiche
Il progetto di via Verdi presenta numerose similitudini con esperienze già condotte dai BBPR, in particolare per quanto attiene il tema del rapporto con facciate storiche: a questo proposito si possono ricordare i progetti per la sede della Camera di Commercio in via Meravigli (1950), i tre palazzi a Porta Vercellina (1955) e il piano non realizzato per l'ampliamento del Palazzo dei Leoni a Venezia (1951), sede della Pegghy Guggenheim Collection. L'introduzione di geometrie curve in un edificio storico, invece, può essere paragonata al coevo intervento su Palazzo Belgiojoso in via Maddalena (1965), ridisegnato a partire da un cortile ellittico.
Fonti archivistiche
Archivio BBPR, Milano - scheda fondo vedi »
Archivio Civico, Milano - scheda fondo vedi »
Bibliografia
Pedio R., L'architettura. Cronache e storia, Edificio in piazza Meda a Milano, 1970, n. 170
Biraghi M./ Lo Ricco G./ Micheli S. (a cura di), Guida all'architettura di Milano 1954-2014, Milano 2013, p. 95
Credits
Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio