L'edificio è una moderna chiesa in cui lo spazio liturgico vero e proprio è preceduto da un portico d'accesso, composto da una doppia fila di archi in cemento armato che segnano il percorso verso l'ingresso, disposto sulla facciata est. All'interno la planimetria è organizzata in uno schema che cerca di superare la tradizionale disposizione di un tempio, ponendo l'altare al centro di una cavea leggermente inclinata. L'attenzione principale di Castiglioni è rivolta alla luce, che proviene principalmente da fonti nascoste alla vista per favorire il graduale passaggio dalla penombra dell'ingresso alla piena illuminazione della zona dell'altare. Le uniche aperture verso l'esterno sono costituite da un taglio verticale, posto in corrispondenza dell'abside, da due giganteschi rosoni aperti su due facciate opposte e da tagli posti al piede della copertura (in una soluzione spesso adottata dagli architetti contemporanei chiamati a progettare chiese). L'aula, sviluppata su più livelli in un vago ricordo della disposizione di matronei, è dominata dalla presenza di un enorme arco in cemento armato a vista, di cui vengono volutamente enfatizzate le componenti strutturali. Il linguaggio materico punta sul forte contrasto tra il cemento e le rivestite pareti con la stessa pietra utilizzata per le facciate esterne.

La chiesa nasce come struttura ausiliaria per la parrocchia di San Paolo ed è stata progettata a partire dal 1971. Formalmente inaugurata quattro anni più tardi, è in realtà stata conclusa compiutamente solo nel 2011 quando - dopo un lungo e accidentato cantiere, più volte abbandonato e ripreso - sono state realizzate le strutture che consentono l'accesso alla chiesa e, in particolare, il portico che la precede.

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio