L'edificio per appartamenti si sviluppa su quattro piani fuori terra e un seminterrato, collocandosi lungo il margine del lotto per non sottrarre spazio al retrostante giardino. Tre dei quattro prospetti dell'edificio sono protetti da un calibrato sistema di balconate e logge continue, il cui telaio è realizzato in cemento intonacato di bianco, sulle fronti rivolte alla città, e in una gabbia di calcestruzzo e acciaio per quella proiettata sul verde che offre un raffinato esempio di "sobrietà elegante" (Gramigna e Mazza, 2011, p. 257) che per certi versi ricorda la casa Rustici di Terragni. Il fronte di via Sforza è segnato da un asse centrale di simmetria, coincidente con un lungo taglio verticale aperto sopra l'atrio d'ingresso, che viene generato dall'arretramento delle pareti di tamponamento dei piccoli locali di servizio posti ai piani superiori. La distribuzione del piano tipo avviene mediante due corpi-scala, che consentono di accedere ad altrettanti appartamenti di vaste dimensioni.

La casa di Ghidini e Mozzoni è costruita su un terreno prospiciente l'antica cerchia dei navigli, in luogo di una villa che è stata demolita nel corso degli anni Quaranta.

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2015)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio