L'edificio, oggi sede dell'Istituto di Psichiatria facente capo all'ospedale di Cremona, è un blocco in linea affacciato lungo viale Trento e Trieste e si sviluppa su un seminterrato e quattro piani fuori terra. Di questi, il primo è un compatto basamento sormontato da una pensilina in aggetto che, generando una linea d'ombra, lo distingue nettamente dai tre livelli superiori. Integralmente rivestito in tessere di gres lucido in colore bruno, è scandito dalla ripetizione in facciata di un modulo base che - occupando l'intera campata compresa tra i pilastri portanti - è a sua volta ritmato dall'alternanza tra una finestra quadrata e un apertura ad andamento verticale. Tutti i serramenti sono in alluminio verniciato di bianco, schermabili attraverso avvolgibili. Il motivo della pensilina tra piano terra e corpo superiore è interrotto in corrispondenza dell'ampia bucatura che segna il portale d'ingresso, sopra il quale la pensilina medesima slitta al piano superiore. Un simile, forte aggetto conclude in altezza il corpo di fabbrica grazie alla proiezione della gronda del tetto piano.

Il poliambulatorio ha subito, nel corso del 2014, un intervento di manutenzione straordinaria che ha comportato la parziale ridistribuzione dei locali interni e la completa pulitura del rivestimento esterno (in precedenza deturpato da atti di vandalismo). In origine sede dell'INAM (Istituto Nazionale Assistenza Malattie), è parte di numerosi progetti di Magnaghi e Terzaghi realizzati per lo stesso ente, costruiti in un arco cronologico di sette anni tra Milano (succursali in piazzale Accursio, via Stromboli, via Andrea Doria, e via Emilio Gadola), Laveno Mombello e, appunto, Cremona.

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio