Statuto (1507 -)

serie | livello: 2

Produttore fondo: Ardesio, Comune di Ardesio (sec. XII - )

Consistenza: unità 1

Contenuto: La serie "Statuto" è oggi rappresentata dal solo testo normativo del 1507, ma in origine doveva essere costituita da altri documenti simili più antichi: se ne ha prova nell'introduzione dello stesso statuto superstite, per la cui compilazione furono utilizzati "codici et libri" e "scripture et ordini" precedenti e nella Rubrica settecentesca che ricorda uno statuto vecchio e uno statuto recente. Tali documenti erano probabilmente norme compilate prima dell'arrivo di Venezia, perciò non più integralmente proponibili per la stesura di un nuovo statuto atto a ricevere l'approvazione della Serenissima. Obbedienza e sottomissione alla dominante figurano nello statuto del 1507 come i motivi ispiratori dell'ufficio consolare, ossia della carica più autorevole del comune. Non è tuttavia escluso che le carte ricordate dallo statuto siano state redatte tutte o in parte già in epoca di dominio veneto.
Il codice del 1507 è una raccolta dettagliatissima di ordini presi da nove deputati del consiglio generale e sembra seguire più una logica amministrativo - economica che istituzionale. Occupano infatti la prima parte del testo le norme relative ai dazi e tutti gli ordini da applicare alla gestione dei beni comunali; anche le pagine dedicate alla materia politica e organizzativa del comune privilegiano una trattazione di tipo economico. Il primo argomento trattato in questa sezione è inerente ai calcatori; in seguito vengono affrontati consoli e credendieri. Le figure dei campari e del canevaro appaiono direttamente in connessione con le materie che amministrano.
Del codice, compilato dallo scrittore comunale, fanno infine parte gli ordini presi nel corso del XVI - XVII secolo, quindi dopo che lo statuto ricevette l'"imprimatur" dai deputati "ad approbanda statuta communium de foris" di Bergamo.

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