Ragioni del Comune (1517 - 1520)
serie | livello: 2
Produttore fondo: Ardesio, Comune di Ardesio (sec. XII - )
Consistenza: unità 1
Contenuto: Dei molti registri che dovevano originariamente costituire la serie "Ragioni del comune" ne è sopravvissuto uno solo, acefalo, che raccoglie la contabilità comunale dal gennaio 1517 al marzo 1520.
La serie prende il titolo dal termine "ragione" che designa nel libro stesso la revisione dei conti, cioé il calcolo di entrate e uscite (da "ratio, rationis" = calcolo, computo) effettuato allo scadere di ogni trimestre da consoli e credendieri. Tale compito consisteva nel controllare e approvare debiti e crediti precedentemente annotati e copiati dallo scrittore del comune "su lo libro ordinato del ditto comune". In seguito alla revisione dei consoli e credendieri, il registro contabile poteva essere presentato e letto in consiglio generale su richiesta dei vicini e doveva essere consegnato al tesoriere, preposto ad effettuare riscossioni e pagamenti secondo la norma fissata dallo statuto. Prima della consegna - detta "designamento" - dei libri contabili al tesoriere, tre deputati eletti in consiglio generale verificavano che i consoli non avessero commesso frodi, assegnandosi crediti impropri(4).
Il libro, distinto in dare e avere, riporta minuziosamente le voci con uno schema ricorrente a ogni ragione: nelle entrate figurano i diversi dazi (vino, gratarola, montatico, pane venale, cavalli), gli incanti di cavede, legna, carbone, segatura, gli affitti di falegnamerie, mulini e fornaci da calcina, le multe e le condanne elevate dai consoli nonché i crediti di varia natura e l'avanzo della ragione precedente, se il bilancio di questa era risultato attivo. Nelle uscite compaiono invece i salari dei "conduttori" di dazi, del medico, del barbiere, del maestro di scuola, degli ufficiali del comune (consoli, credendieri, tesorieri, comandatore, scrittore, estimatori e sovraestimatori, ecc.), le diarie dei consoli, gli esborsi per il pagamento di taglie in valle o alla camera fiscale di Bergamo, le spese di manutenzione di beni comunali e le sovvenzioni ai poveri.
Infine, distintamente per debiti e crediti, viene a ogni trimestre calcolato il loro ammontare complessivo e, al termine di ogni ragione, il bilancio attivo o passivo.
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00050F/