Martinengo Colleoni (883 - 1912)
fondo | livello: 1
Conservatore: Comune di Bergamo. Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici (Bergamo, BG)
Produttore fondo:
Progetto:
Archidata (1986 - 1990)
Consistenza: unità 621
Storia archivistica: La Biblioteca Civica di Bergamo conserva in 19 faldoni e 2 volumi le carte del Martinengo Colleoni, conti di Malpaga e Cavernago. Va tuttavia subito detto che non si tratta né di un archivio integro, vale a dire fornito di tutte le carte relative all'attività giurisdizionale e alla realtà patrimoniale amministrativa del feudo, né di un archivio originario, essendo le carte conservatevi per lo più copie semplici o autenticate, redatte nel XVIII secolo, di documenti più antichi.
Le carte Martinengo Colleoni formano oggi un fondo separato dell'archivio dei principi Giovanelli, pervenuto in Biblioteca nel 1934.
I Giovanelli, originari di Gandino, commercianti in lana e in seguito industriali tessili, aggregati alla nobiltà veneta sin dal 1668, venuti in possesso a metà Ottocento di parte dei beni patrimoniali dei Martinengo Colleoni, ne acquisirono, in tale occasione, anche le carte d'archivio.
Quando nel marzo 1934 la Biblioteca Civica di Bergamo acquistò da Pino Spica, antiquario di Venezia, l'archivio Giovanelli, nella lettera di consegna (Protocollo della Biblioteca n. 185 del 14 marzo 1934) le carte erano così suddivise:
- serie A: Martinengo Colleoni (19 faldoni e 2 volumi)
- serie B: Giovanelli (85 faldoni)
- serie C: Giovanelli- Liti (9 faldoni).
La costituzione del fondo Martinengo Colleoni avvenne per opera di un archivista, o forse meglio, di un amministratore della famiglia Giovanelli, togliendo dall'archivio della famiglia Martinengo, già ordinato e inventariato nel Settecento e comprensivo di tutte le carte della famiglia riguardanti i beni e le giurisdizioni goduti dai diversi rami in territorio bergamasco e bresciano, quei soli documenti riguardanti Malpaga e Cavernago. Tuttavia non tutti i documenti relativi alla contea dei Martinengo Colleoni furono scorporati, ma solo quelli che riguardavano la testimonianza di beni patrimoniali, mentre le carte di carattere giurisdizionale, non avendo più ormai alcun valore a metà Ottocento, e quindi non potendo interessare molto ai Giovanelli, furono lasciate al loro posto.
Tale distinzione non fu tuttavia sempre possibile: in effetti molte carte con privilegi riguardanti i diritti feudali dei Martinengo Colleoni furono acquisite dai Giovanelli, proprio perché anche alcune carte di carattere giurisdizionale potevano avere riflessi di carattere patrimoniale. Ciò quindi ha comportato, ad esempio, che le carte, non molte in verità, testimonianti processi celebrati dal podestà di Cavernago e Malpaga, siano rimaste nell'archivio Martinengo, precisamente nelle "Carte Estranee".
Venire a capo del lavoro di scorporo operato dall'incaricato dei Giovanelli, e capire le direttive che orientarono il suo lavoro, è stato reso possibile confrontando le carte del fondo Martinengo Colleoni con quelle dell'archivio Martinengo, anch'esso oggi conservato nella stessa Biblioteca Civica di Bergamo.
Al momento dello scorporo, l'impiegato ha formato delle serie in base al contenuto degli atti e precisamente: Documenti generali; Stabile di Cavernago; Titoli di Proprietà; Chiese di Romano, Malpaga e Cavernago; Vertenze Giovanelli, Mosconi e Terzi; Atti relativi all'abolizione dei privilegi di Cavernago e Malpaga.
Quando l'archivio Giovanelli giunse in Biblioteca nel 1934, l'allora direttore Giuseppe Locatelli collocò le carte Martinengo Colleoni di seguito all'archivio Martinengo e utilizzò, come contenitori delle carte, buste di uguale fattura a quelle del Martinengo, lasciando tuttavia inalterata la numerazione che le carte avevano ricevuto all'interno dell'archivio Giovanelli. Nello stesso tempo la Biblioteca approntò un inventario su schede dell'intero fondo.
Nel presente lavoro di inventariazione operato da Archidata, è stata rispettata la struttura in serie data alle carte quando pervennero nell'archivio Giovanelli. L'intervento è consistito soprattutto nel rifare in molti casi, o nel correggere in altri, i regesti dei singoli documenti.
Compilatori
Mirko Mora
Monica Soglian
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00059E/